"Ce la possiamo fare, porco bio", Maurizio Gubbiotti coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente, lancia così la carica dei sorrisi a chi fa la scelta di star bene e viver sano. Per lui e per Pino Di Maula, ideatore di molte campagne e diverse testate ecologiste che ha poi diretto, "la rivoluzione deve essere sostenibile".
L'occasione arriva con i green party che il giornalista ambientalista organizza, dalle 19.00 ogni sabato, in un locale di fresca apertura, pensato e ideato insieme anche a tre donne che nell'ambito del progetto "Consortium" (organizzazione che si occupa di formazione e reinserimento occupazionale di personale svantaggiato) oggi gestiscono "Fancy", dall' orto all'arte. Ovvero, spiega Pino Di Maula, l'idea è quella di unire un negozio di ortofrutta dentro una galleria d'arte. O anche il suo contrario. Insomma un luogo creato e pensato per il benessere a trecentosessanta gradi, di tutti coloro che lo vogliono frequentare. Un "frutto" attento e rigorosamente naturale che si impegna, unendo diverse persone e realtà, nella comune ricerca della bellezza, della pulizia, di un giusto e corretto rapporto col passato, evitando le "brutte abitudini" che hanno solo portato inquinamento come una coazioni a ripetere: sempre gli stessi pensieri, le stesse ideologie, le stesse dinamiche suicide che non hanno mai prodotto "bellezza", anzi.
Si invita per questo a frequentare questo luogo davvero nuovo e sostenibile, soprattutto sul piano umano. E per questo Gubbiotti e Di Maula invitano tutti coloro che condividono un tale progetto a passare in questo speciale negozio ecologista ogni volta che ne hanno voglia; per respirare un po' di aria nuova nell'antica capitale. Si troveranno sempre prodotti rigorosamente ottenuti da tecniche naturali e per una volta la fantasia e l'ecocompatibilità la faranno da padrona. Almeno a Roma, in via Milano 6, a fianco al Palazzo delle Esposizioni, dove insieme ai prodotti biologi ci saranno reading e performance teatrali, artisti e scrittori che vogliono condividere con noi quest'avventura. Un tentativo pratico di unire arte e vita sana in una società che di media invece, ci "inquina" quotidianamente.
Di Redazione. 19 agosto 2011 | Archiviato in Echi quotidiani