A Sanremo Canalis canna con De Niro: intervista col vampiro

 A giudicare dall'inglese maccheronico utilizzato ieri sera da Elisabetta Canalis - ex studentessa di lingue alla Statale di Milano - per intervistare Robert De Niro giunto sul palco dell'Ariston con l'ascensore tipo Inferno di cristallo, diventa sempre più consistente il mio dubbio che nel letto tra lei e Clooney ci si infili anche un interprete. Badata a vista da un Gianni Morandi che stava ancora uscendo dal coma per aver avuto un incontro del terzo tipo con le tette di Monica Bellucci, la nostra Eli Cannabis ha avuto l'arduo compito di fare l'americana in Italia sdoganando una serie di domande al divo di Hollywood nella sua lingua matrigna. Momenti di assoluto imbarazzo, con Morandi che chiede come si traduca in inglese "Taxi Driver" e la Canalis nel panico con "Raging Bull" che da noi sarebbe "Toro scatenato". De Niro però anche tu, che vedi un'amabile pulzella in difficoltà e le vai a tirare fuori un termine come gentrified - che sarebbe la trasformazione di un quartiere popolare in uno residenziale - ma allora sei proprio bastard inside? 
Comunque sia, un 10 a Eli per la simpatia con la quale ha svicolato come ad un esame, il coraggio nell'affrontarlo e il sangue freddo mantenuto davanti a colui che fu Al Capone negli Untochables.