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A scent from the past

Da Larvotto

A scent from the past

No beh, prego notare la raffinatezza di un titolo in inglese, un titolo che riesce a regalare a qualsiasi post un sapore internazionale.
Ovviamente il contenuto è una delle mie solite porcate.
Eh sì, perché il profumo in questione non è una raffinata fragranza francese del secolo scorso e nemmeno una spezia esotica… ma è quello di una candeggina profumata.

Tutto è nato da una discussione con una collega sulle pulizie di casa e precisamente quando ha iniziato a decantarmi le doti della candeggina come elemento indispensabile per qualsiasi cosa e, nello specifico, mi ha consigliato di provarne un tipo che, a suo dire, tra quelle profumate è quella con la fragranza migliore (ammazza che tristezza, solo a pensare a questi discorsi mi si seccano le balle).
La massaia che è in me era già tutta emozionata all’idea di qualcosa descritto così favoloso e, meno di due ore dopo, ero sulla via di casa con il magico flacone blu.

Ora, a parte l’effettiva efficacia del prodotto che mi sembra al di sotto delle mie aspettative, quello che invece mi ha sconvolto è stato il profumo.
La prima sniffata mi ha lasciato senza parole e mi sono ritrovato sommerso da un fiume di ricordi.
Eh sì, perché negli anni 80 io avevo un profumo identico.
E non è stato il realizzare che andavo a ballare profumato come una candeggina che mi ha colpito (forse era per quello che non mi ha mai cagato nessuno?), ma il rendersi conto di quanti ricordi sono associati ad un cazzo di odore.
Impressionante.
Per 10 minuti buoni sono rimasto con gli occhi chiusi ad annusare la spugna e, con molta fatica, cercavo di focalizzare tutti i flashback che continuavano ad affluire nella mia testa. Volti senza nomi, risate, disperazioni, amori impossibili e le fughe alla ricerca di sogni da sognare.
E poi i pantaloni così stretti che quando mi sedevo mi scoppiavano le palle, le giacche con le spalline, gli arrivi da regina sulla mega macchina di Guido e quel bacio che, anche dopo 20 anni, riesce ancora a farmi tremare.

Ho visto un pezzo della mia vita alla moviola, mi sono arrabbiato per gli errori che ho fatto e per le cose che non ho detto, ed ho sorriso ripensando a quei momenti assolutamente insignificanti, ma ricchi di quelle tenui sfumature che regalano ai ricordi i colori romantici che nella realtà non avevano.

E mentre la voglia di fare le pulizie se ne andava, il desiderio di vivere altre mille volte tutte quelle emozioni, sia le belle che le brutte, ha riempito ogni parte del mio corpo con una ritrovata energia e mi ha fatto sorridere in una maniera che nemmeno lo specchio, quando implacabile mi ha mostrato il tempo trascorso, è riuscito a togliermi.

Adesso scusate ma devo finire di preparare una compilation anni 80 per il mio iPod.


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