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A Steve Jobs, Emilio Piccolo

Creato il 19 settembre 2012 da Firmatorm @firmatorm

Si muore così, Steve,
come le sorbe quando ne è tempo
e non importa se le cose sono tutte a posto
o lasci dietro di te
solo tessere di un puzzle
che nessuno potrà e saprà
mai ricomporre

si muore
perché gli dei quando vogliono punirci
esaudiscono le nostre preghiere
perché si muore per fame
per cancro e per stoltezza
perché a nulla serve essere saggi
o intelligenti o stupidi
o sguatteri alla mensa del re travicello di turno

te ne sei andato
in un giorno d’ottobre
che questo mondo è come sempre un bazaar
dove tutti vogliono comprare tutto
e ignorano che la vita è breve
come il lampo nella notte
sul mare che fa burrasca

diranno di te le cose che si dicono sempre
quando muore chi ha creduto
che il futuro non è poi così assassino
come ci insegnano la storia e la vita
diranno che pensavi differente
che avevi intuito
che il fascino della vita
è tutto lì
nel sapere che oggi è così
e che domani esiste solo per gli innamorati

te ne sei andato
come le sorbe quando ne è tempo
in questo mondo dove i servi di scena
si sono impadroniti dei nostri sogni
e dei nostri dolori

in una notte d’ottobre
che gli dei hanno esaudito
la tua preghiera


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