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A te...

Creato il 18 maggio 2011 da Harlan1985
...elettore del Movimento 5 Stelle, vorrei discutere un po' con te, ti va? Se scegli SÌ vai al punto 1, se scegli NO salta al 2.
PUNTO 1. Molto bene, questo è un ottimo inizio. Hai accettato di iniziare un dialogo, seppur virtuale, e il dialogo è il presupposto fondamentale di ogni democrazia matura, non sei d'accordo?
Io ti capisco, sai? Ti capisco perché la mia matita è stata vicinissima al simbolo del Movimento 5 Stelle. Ero stufo di una sinistra sbrindellata, ambigua e sovente irrispettosa nei confronti dei suoi elettori. Allo stesso tempo ero affascinato da un movimento che prendeva vita dalla rete, e che finalmente si metteva in gioco al di fuori dell'isola protetta della blogosfera. Per cui pensavo: perché no?
Forse ti chiederai il motivo per cui ho cambiato idea, decidendo di sostenere uno dei "morti viventi", come definisce il vostro guru Beppe Grillo tutti i partiti politici. Proprio così, morti viventi, gente con cui non vale la pena parlare. Eppure è strano, non trovi? Perché lo scopo di una seduta consiliare è proprio questa: parlare, discutere, confrontarsi sulle proposte, possibilmente senza pregiudizi. Chi siede in un consiglio ha il diritto di esporre le proprie istanze, ma allo stesso tempo ha il dovere di ascoltare le istanze degli altri. Mi dici che loro non vi ascoltano? Be', forse non partite proprio con il piede giusto, perché ho l'impressione che voi vogliate solamente farvi ascoltare, senza ascoltare i "morti viventi", e questo - ti si rizzeranno i peli a sentirtelo dire - è un atteggiamento molto partitico, un atteggiamento che vi rende del tutto simili agli altri, a prescindere dagli scopi con cui si entra in politica e si fa politica. Quindi siete un partito, c'è poco da fare.
Per favore, non tirare fuori la storia del non-statuto, dell'assenza di leader e cose di questo genere. Voi vi incontrate come tutti gli altri, vi confrontate come tutti gli altri e decidete una linea comune come tutti gli altri. E il leader... il leader c'è eccome, anche se non è direttamente candidato. Ed è strano che il Movimento che tra i suoi cavalli di battaglia presenta la lotta al leaderismo sia controllato da una sola persona. Perché tu hai deciso di seguirlo, ma lui ha deciso che tu sei degno di seguirlo. E chi decide il programma? La rete, dici tu, ma poi chi ha il potere di escludere quelle liste non aderenti alla "linea programmatica"? Tutto questo suona molto strano e stridente per chi va dicendo in giro che "ognuno vale uno", non trovi?
A tutte queste domande ne aggiungo un'altra, dato che avete raggiunto risultati positivi, per non dire clamorosi in alcune città: cosa volete fare? Se aveste avuto unicamente lo scopo di "infiltrarvi" nei consigli vi faccio i miei complimenti, ce l'avete fatta. State tra i morti viventi ma non vi mischiate a loro, e sono sicuro che dall'alto dei vostri due consiglieri eletti riuscirete a realizzare tutto quanto il vostro programma.
Tu dici che lo scopo non è quello. Che occorre innescare un "meccanismo". Ma secondo te si innesca stando nell'iperuranio? O forse è più conveniente "annusare l'aria" e capire chi possa fornire un appiglio per iniziare a costruire qualcosa? Lo so, è molto difficile compiere questo passo da parte di chi costruisce il proprio successo sul "sono tutti uguali, a parte noi", ma credo che in fondo al tuo cuore tu sappia che non è così. Io lo so: alcuni partiti sono un ricettacolo di furbacchioni e ladri, ma esiste anche tanta gente volonterosa e appassionata, che sacrifica il proprio tempo libero, anticipa denaro che non gli verrà mai restituito, si fa il fegato marcio solamente perché ci crede. Non glielo fa fare nessuno, proprio come te. E non credere che tra i Movimentisti siano tutti anime candide e interamente votate alla causa. Se credi a questo sei più ingenuo di me. Quindi no, non sono tutti uguali.
Io penserei un pochino a questa cosa, tra due settimane. Ti chiedo solo questo: non di cambiare idea, ci mancherebbe altro, ma di pensarci, chiedersi se sia meglio starsene a casa, come ordinano dall'alto, o far valere quell'"ognuno vale uno" tanto sbandierato e andare a votare chi, forse, un pochino ti ascolterà. Sono sicuro che lo farai.
Ti ringrazio per la bella chiacchierata.
PUNTO 2. Forse non mi reputi degno della tua attenzione, o forse hai paura. È un peccato davvero, ti avrei ascoltato volentieri. Fossi in te mi eserciterei ad ascoltare: nella vita potrebbe esserti molto utile. Se invece vuoi entrare in un consiglio comunale vai benissimo così: nessuno noterà la differenza dagli altri.

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