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A TEHERAN LA PRIMAVERA NON è ARRIVATA. SILENZIO APPARENTE, MA LE PRIGIONI SONO PIENE E LE ESECUZIONI HANNO RAGGIUNTO LIVELLI RECORD.

Creato il 14 novembre 2011 da Madyur
Iran è il paese con il più massiccio esodo di cervelli al mondo. Ogni anno 300000 laureati se ne vanno. Il tasso ufficiale di disoccupazione è del 16, ma quello reale è del 30.
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Una ragione del silenzio , sottolinea Soheila, è che tutti sono affannati a far quadrare i loro piccoli conti , pagare le bollette , le tasse scolastiche. File interminabili di macchine si trovano al distributore del gas liquido perché costa meno rispetto al petrolio , aumentato del 500% in un mese.
Ahmadinejad ha scommesso tutto sulla riforma economica , che ha abolito i sussidi su carburante e energia. Ma nelle grandi città i 30 euro al mese a persona non compensano l’inflazione scattata alle stelle. Nelle campagne i 30 euro, che rappresentano un salario, ha fatto breccia nel cuore dei poveri.
Ma rispetto a prima, secondo la Corte dei Conti , dice che lo Stato spende di più di quando non spendesse per i sussidi. “Sarà l’economia a decidere del futuro di Ahmadinejad” dice un economista. Il problema è che molte potenze occidentali hanno tenuto rapporti con il regime iraniano. Nonostante le sanzioni, l’interscambio iraniano-tedesco resta significativo, il primo in Occidente. Oltre alla Germania c’è la Francia che fa affari, mentre l’Italia arretra , eclissata da un’interpretazione estensiva delle sanzioni.
La questione delle sanzioni divide gli esperti. Secondo la Gran Bretagna le nazioni hanno danneggiato tutto quello che di moderato c’era in Iran a livello economico e politico , e hanno mandato in rovina il settore privato permettendo così ai Pasdaran di espandere la loro forza economica.Senza cambiare il comportamento del governo. Le nuove sanzioni di Washington non cambieranno il panorama , e porteranno il petrolio a valori elevati.
Nel panorama interno le cose non cambiano, il regime cerca di reprimere il malcontento della popolazione. Le persone vanno in galera perché contro il regime, e vengono scarcerati definitivamente sono se confessi. Oppure se accetti il volere di Ahmadinejad fai carriera. Un giovane e disoccupato giornalista ora è approdato allo Young Journalist Club, una agenzia politica che ha sede accanto all’Irib , la televisione di Stato , a cui fornisce il materiale. In Iran le cose funzionano così : accanto all’istituzione prevista dalla legge ne viene creata un’altra che la controlla o ne condivide il potere.
In Iran la primavera araba non ha superato i confini. A Teheran tutto è tranquillo. Le prigioni sono piene. Il numero delle esecuzioni ha raggiunto il livello record. I leader dell’opposizione sono agli arresti domiciliari. Qualche protesta a volte si leva dagli Stadi
Ahmadinejad a New York  si è vantato “Il mio è il governo meno corrotto che l’Iran abbia avuto”. Ma non aveva fatto in tempo a dirlo che i suoi nemici hanno portati alla luce lo scandalo finanziario più clamoroso della storia della repubblica Islamica : una frode bancaria di 3 miliardi di dollari, pari all’1 % del prodotto interno lordo. Nelle tre banche coinvolte, due direttori sono stati licenziati , il terzo si è dimesso riconoscendo le sue responsabilità.

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