Cappello, berretto o copricapo, accessorio di abbigliamento per la testa da utilizzare come riparo dalla pioggia, dal sole, dal freddo o semplicemente per nascondere una chioma poco ordinata. Qualcuno anche per avere un alone di mistero in più intorno a se o per nascondersi e ripararsi dal resto del mondo. Un po' come gli occhiali da sole insomma.
Negli anni Cinquanta era indice di una persona curata, così come indossare i guanti e per gli uomini anche la cravatta. Dagli anni Sessanta è diventato un vero e proprio accessorio di tendenza e moda capace di rivoluzionare un intero look e dargli quel qualcosa in più.
Composto da una visiera detta anche tesa o falda e da una cupola o corona non conosce ormai limiti di misure, forme, linee, colori e tessuti. A chi non vengono in mente gli innumerevoli cappelli indossati in tutti questi anni dalla Regina Inglese. Un susseguirsi di originalità allo stato puro. Che possano piacere o meno in questo ambito fanno storia.
Pronti a soddisfare ogni personalità e ogni tipologia di volto i cappelli arricchiscono il nostro guardaroba perfetto aiutandoci a sottolineare e trasmettere il nostro stile.
Camminare a testa alta con il cappello giusto si può
In ambito di educazione e bon ton i cappelli hanno poche ma indispensabili regole da non dimenticare o sottovalutare.
Non si indossano mai al chiuso a meno non siano occasioni formali come ad esempio particolari cerimonie, ne tantomeno a tavola. Si tolgono quando si entra nei negozi, si va al cinema, al ristorante, a prendere un caffè in un bar, a casa di qualcuno e così via. Vanno sempre tolti, è alla base dell'educazione e non c'è niente da aggiungere al riguardo.
Per gli uomini equivalgono le stesse regole con l'aggiunta di fare cenno di toglierselo quando all'aperto si saluta una donna.
Non tutti i modelli stanno bene ad ognuno di noi, questo è vero, ma quello perfetto esiste, basta solo avere la pazienza di cercarlo provandone diversi. Un consiglio in più? Metteteli alla prova con i capelli spettinati, se vi starà bene così figuriamoci quando sarete in piega.
Personalmente amo un po' tutte le linee esistenti, da quelli da baseball al borsalino, dalla bombetta al cowboy, dal panama al fedora, dalla cloche al basco, dal berretto più ricercato alla semplice visiera. Non ce ne sono che proprio disprezzo ma ho una particolare mania per le inserzioni a orecchie. Se vedo un cappello con due protuberanze che ricordano delle orecchie da animaletto non resisto, deve essere mio.
Infine, per alcuni il cappello è una vera e propria mania, per altri quasi una tortura e oltre a non sentirsi a loro agio sono certi non gli donino. E voi? Di che cappello siete e da che parte state?
Credits: immagini infografiche e collage reperite su Pinterest.com.