A titolo personale

lunedì, 17 ottobre 2011

A titolo personale

 

di Piero Tieni

Sono di sinistra. Democratico e di sinistra. Nemmeno di centrosinistra. No. Proprio di Sinistra. Quella sinistra che, ancor prima di aver sentito le ragioni degli uni e degli altri, è portata istintivamente a posizionarsi verso la parte (che appare) più debole, verso la (presunta) vittima, verso quello (teoricamente) più svantaggiato.
Quella sinistra che mette ai primissimi posti dei valori a cui fa riferimento, il valore del Lavoro e il Rispetto per chi lavora. Quel Rispetto che cresce smisuratamente quanto più dure sono le condizioni di lavoro e quanto più basso è lo stipendio percepito.

I poliziotti e i carabinieri fanno, in tutti i casi come quello di sabato, un lavoro durissimo e mal pagato. Poi le teste vuote ci sono ovunque, ma questo è un altro discorso.

Ciò detto, dopo aver visto le immagini, dopo aver letto agghiaccianti (e deliranti) interviste come questa e dopo aver visto il carabiniere messo in fuga dai manifestanti pochi secondi prima che il suo blindato prendesse fuoco,
ricordando ancora una volta che sono di sinistra, dico che:

nel caso in cui il black bloc e il carabiniere dovessero trovarsi tête-à-tête mi augurerei vivamente che il carabiniere riuscisse ad assestare al black bloc un manganellata dietro il collo, poi, prima che il black bloc possa riaversi, vorrei che il carabiniere riuscisse ad rifilargli un'altra manganellata dietro la schiena in modo tale che negli anni a venire, tutte le volte che il black bloc sia tentato di lanciare un qualsiasi oggetto, venga colto da un dolore cervicovertebrale lancinante che gli consenta solo di maledire se stesso. Infine, quando il black bloc si dovesse accasciare al suolo, il carabiniere dovrebbe riuscire anche ad assestargli un piccolo calcetto, solo uno, tra i denti, e dovrebbe riuscire a farne saltare via uno, solo uno, quello centrale, in modo che al black bloc passi per sempre la voglia di sghignazzare e pensi che un carabiniere arso vivo in un blindato sul posto di lavoro, magari avendo a casa moglie e figli che l'aspettano, è una delle tragedie personali peggiori di cui si possa essere l'artefice.

Questo penso per davvero.
E sono democratico e di sinistra.