Dal 9 al 12 giugno, il Lingotto di Torino ospita riunito, per citare una definizione di Repubblica, il “gotha dell’editoria mondiale” in occasione del World Newspaper Congress, il Congresso Mondiale dei giornali che, nato nel 1958, nel 2014 giunge alla sua 66esima edizione. Il Lingotto diventa quindi sede per discussioni e conferenze sul futuro dell’informazione. All’evento saranno presenti Ceo, editori e direttori dei più importanti giornali mondiali, oltre a “più di mille protagonisti del settore dei media”. Alcuni dei nomi che non mancheranno sono quelli di John Elkann, presidente dell’Editrice La Stampa e della Fiat, il presidente del Gruppo Editoriale L’Espresso, Carlo De Benedetti, e il Ceo di Rcs MediaGroup, Pietro Scott Jovane. Una delle tematiche più calde e attuali dell’incontro sarà focalizzata sulle prospettive e il futuro del giornalismo alla luce delle possibilità dell’era digitale. Un “ruolo di supporto” per organizzare l’evento sarà svolto da tre tra i maggiori gruppi editoriali nazionali, “La Stampa”, RCS e L’Espresso, in concomitanza con l’European Training Foundation, l’Istituto universitario di Studi europei e l’Università di Torino. Il congresso è promosso dall’organizzazione War-Infra, l’associazione mondiale degli editori e dei leader dei media. Proprio War-Infra presenterà nelle giornate torinesi il progetto “World Press Trends 2014”, per cercare di elaborare nuove strategie per risollevare il settore dell’editoria, da tempo in crisi (la circolazione dei quotidiani in tutta Europa negli ultimi 5 anni è scesa del 22% e la crescita sul web è pari solo a un +17%), “mappando” e monitorando la situazione a livello mondiale alla ricerca di una soluzione efficace. Dieci di queste strategie sono state già individuate da War-infra, e consistono, tra l’altro, in “sicurezza nelle redazioni per proteggere le fonti, le informazioni e i dati sensibili da pericolose ‘fughe’”, “pubblicità sul web e alle sue sfide etiche”, “credibilità dei social media” fino all’”esplosione di dati e analisi sulla Rete”.
Oltre al 66° WNC, Torino ospiterà anche la ventunesima edizione del World Editors Forum, forum di portata internazionale che raggruppa specialisti e dell’editoria e operatori del mondo dell’informazione. Il sindaco Piero Fassino, che ha inaugurato il Congresso, così commenta la scelta della città di Torino per il WNC: “Torino potrebbe essere considerata la patria del giornalismo italiano, in quanto è qui che il re Carlo Alberto introdotta la libertà di stampa attraverso il suo Editto nel 1847, e lo Statuto Albertino nel 1848. Per la prima volta in territorio italiano, la libertà di espressione sui giornali è stata ufficialmente riconosciuta, così come il diritto per chiunque di pubblicare un giornale. Per questi motivi, e per molti altri, sono sicuro che la scelta di Torino garantirà il miglior risultato per il Congresso. La Città di Torino darà tutto il suo appoggio per la migliore organizzazione.”
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