L’intervento, realizzato per la prima volta in Italia presso la Città della Salute di Torino, è stato eseguito su un bambino venezuelano affetto da sindrome di Iper-Ig M, una rara forma di immunodeficienza.
Di: Redazione
Per la prima volta nel nostro Paese è stato realizzato con successo un intervento complesso e innovativo: si tratta di un doppio trapianto di fegato e di cellule staminali ematopoietiche. Tale intervento è stato effettuato su un bambino di otto anni di età malato di sindrome di Iper-Ig M, presso la Città della Salute di Torino.
Il paziente operato è affetto da una rara forma di immunodeficienza, la sindrome da Iper-Ig M appunto, che si contraddistingue per i livelli anomali di immunoglobuline, molecole glicoproteiche ad attività anticorpale fondamentali per un corretto funzionamento dell’immunità e per la difesa contro le infezioni. Proprio a causa dell’incapacità di difendersi, il bambino è esposto al Cryptosporidium parvum, un’infezione del fegato. Per questo chi è affetto da Iper-Ig M spesso sviluppa un’epatopatia cronica, la colangite sclerosante.
L’unico modo per trattare questa particolare forma di immunodeficienza è il trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche da donatore compatibile; nel piccolo paziente venezuelano inoltre la compromissione del fegato ha mostrato come fosse assolutamente fondamentale procedere anche con un trapianto d’organo.
Nell’ottobre 2014 il bambino era stato quindi messo in lista d’attesa per il fegato, che gli era stato trapiantato dopo cinque mesi, nel mese di marzo. Poi la seconda parte del percorso: il trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche midollari. Il donatore è una donna americana risultata compatibile. Dopo un normale periodo di isolamento, il bambino sta bene e potrà tra soli pochi mesi tornare a una vita normale.
Fonte: “La Stampa”
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