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A Trieste per il Triskell

Creato il 27 giugno 2011 da Auroradomeniconi

Rieccomi! Sono appena tornata nel mondo degli internauti e non vedevo l’ora di raccontarvi del mio fantastico weekend a Trieste :)

Premettendo che le ore di treno sono diventate 13 (rispetto alle 12 previste) dato che al ritorno non si sa bene perchè ci siamo fermati un’oretta a Rovigo, le 24 ore che abbiamo passato a Trieste sono state perfette. Ovviamente non sono mancati gli imprevisti (non sarebbe nemmeno da noi…), come la corsa notturna dell’autobus sospesa senza comunicazioni di sorta, il rifiuto categorico delle postazioni bancomat a lasciarci prelevare contanti, o l’aver perso l’autobus perchè l’attesa di un toast da portare via è durata un po’ troppo… però il bilancio di questa trasferta a Trieste è assolutamente positivo. E ora vi racconto perchè.

Le 3 scimmie

A Trieste per il Triskell
Come vi avevo anticipato, questo era il B&B che avevamo prenotato. Entusiaste della nostra scelta, eravamo impazienti di arrivare per toccare con mano quanto visto sul sito; la realtà ha pienamente soddisfatto ogni nostra aspettativa. Accolte da Gioia in un’ambiente caldo, dove i colori si combinano ad arte in uno spazio luminoso e confortevole e dove i profumi e le essenze accarezzano i sensi, ci siamo trovate subito a nostro agio. Ci siamo sentite coccolate e viziate, tanto da eleggere il B&B come nostro personale punto di riferimento per le future visite a Trieste: a pochi passi dalla stazione e vicinissimo al centro della città, ottimo rapporto qualità / prezzo, annessa erboristeria i cui magnifici prodotti sono dislocati in ogni angolo della casa e colazione ricca di ogni sfiziosità, compreso un dolce sottofondo con De Andrè, è senza ombra di dubbio uno dei migliori B&B in cui io abbia mai pernottato.

A Trieste per il Triskell
A Trieste per il Triskell
A Trieste per il Triskell

Tempo ottimale

A Trieste per il Triskell
Come ci ha detto una signora sull’autobus, giugno è il periodo migliore per visitare Trieste perchè c’è bel tempo senza l’affollamento tipico dei mesi estivi. Devo dire che dopo aver visto il tempo del weekend precedente, quando la bora ha soffiato a 90 Km orari, noi speravamo proprio di non dover ripetere l’esperienza… e siamo state premiate, perchè abbiamo goduto di due splendide giornate di sole. Sabato pomeriggio abbiamo passeggiato per le vie del centro, attardandoci un po’ in Piazza dell’Unità d’Italia e in giro per i vari vicoli prima di dirigerci al Parco del Ferdinandeo, sede del Triskell. La domenica mattina, invece, l’abbiamo dedicata al Parco Miramare: dopo una nottata brava, ci siamo immerse nel verde che attornia il Castello di Miramare, lasciandoci catturare dagli splendidi scorci di un paesaggio davvero sublime e godendoci quel dolce far niente che ci spettava di diritto all’ombra di un grande albero prima di ripartire.

A Trieste per il Triskell
A Trieste per il Triskell
A Trieste per il Triskell
A Trieste per il Triskell
A Trieste per il Triskell
Il Triskell
Per essere del tutto onesta, devo dire che la prima impressione che abbiamo avuto del festival purtroppo non è stata delle migliori… Come vi avevo scritto, nutrivo grandi aspettative su questa manifestazione e non vedevo l’ora di immergermi nelle danze irlandesi, così come nelle rievocazioni dei giochi celtici. Beh, la parte iniziale è stata un po’ deludente, ma noi non abbiamo mollato e dopo esserci concesse un giro nel parco del Ferdinandeo e una gustosa cena “celtica” siamo state più che ricompensate.

Merita una menzione il menu della mia cena: ho mangiato la “spada di Parsifal”, contornata da “spicchi di Ginevra” e annaffiata da una mezza pinta di ottima Kilkenny, per concludere con una buonissima cheescake.

Ma il pezzo forte della serata sono state le due band che si sono esibite sul palco. Fortunatamente per noi, venerdì sera la bora ha soffiato di nuovo forte, per cui la band che era in programma si è esibita sabato. Gente, io non li conoscevo minimamente,  ma vi assicuro che questi ragazzi sono fenomenali! Si tratta degli Irish Stew of Sindidun, un gruppo serbo che si è esibito per la prima volta in Italia proprio al Triskell. La combinazione tra la guizzante melodia del flauto, le note veloci del violino, il ritmo incalzante della batteria e la calda voce del vocalist, Bojan Petrović, ha creato il sostrato ideale per il nostro totale coinvolgimento. Difficile non essere travolti da questa sferzata di energia! Qui ne trovate un assaggio.

A Trieste per il Triskell
A concludere la serata, un’altra band spettacolare: gli austriaci Paddy Murphy. Suonano un genere musicale chiamato Irish Speed Folkrock; tradotto: dinamite pura! La simpatia coinvolgente di Franz Höfler, leader del gruppo, abbinata alla sopraffina maestria al violino di Hermann Hartl e al magnetico sex appeal degli altri membri della band, è risultata in un ritmo infuocato di eccellenza artistica che ha animato il pubblico infondendo un’energia primitiva e selvaggia assolutamente incontenibile. Sentite qui la loro carica: impossibile non esserne catturati!

In definitiva: torneremo a Trieste perchè è una città veramente incantevole; consiglieremo “Le 3 scimmie” a tutti coloro che vorranno recarvisi; continueremo a seguire gli Irish Stew e i Paddy Murphy, ma soprattutto… caccia aperta ai loro CD!!! Ho acquistato quello che i Paddy Murphy hanno portato al Triskell e nonostante la stanchezza si fosse impossessata di me, ieri sera alle 23.30 il loro ritmo mi ha infuso nuova e scattante energia

;-)
Un grazie alle due band, che ci hanno fatto passare qualche ora di assoluta spensieratezza (era una vita che non ballavo per 4 ore a fila…).

See you guys!

Aury



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