Magazine Cultura
Oggi Vi proponiamo l'intervista che Massimo Cortese ha gentilmente concesso al nostro blog!!
Prima però vi voglio ricordare le opere di questo autore che compongono la "trilogia della speranza"
"Candidato al Consiglio d'Istituto"
Qui la mia recensione
"Non dobbiamo perderci d'animo"
qui la mia recensione
"Un'opera dalle molte pretese"
Presto la recensione^^
Ed ora passiamo all'intervista:
Salve Massimo e grazie per essere stato così gentile di accettare di fare un’intervista
col nostro blog. Quindi per prima cosa… Benvenuto su Romance e non solo…Le va di presentarsi ai lettori?
Certamente. Mi chiamo Massimo Cortese, ho 50 anni, sono sposato ed ho una figlia, alla quale ho dedicato l’opera dell’esordio, Candidato al Consiglio d’Istituto. Sono nato ad Ancona, dove vivo e lavoro come funzionario di un ente locale.
Come nasce la passione per la scrittura? (nella trilogia è ampiamente raccontato ma per chi ancora non avesse letto i libri)…
L’interesse per la scrittura nasce per caso. Inizialmente ero contrario ad una simile impresa, ma sono accaduti dei fatti che mi hanno fatto cambiare idea. Vi parlerò allora di uno di questi fatti: abitualmente, quando uno pubblica un libro, amici e parenti lo acquistano, anche se non vogliono, e dicono “Quanto mi è piaciuto!”. Nel mio caso, nessuno ha acquistato il testo, lasciandomi veramente interdetto. Tuttavia, tutte le sere ero solito controllare su Internet se qualcuno aveva detto qualcosa del libro: scopro allora che su un sito a me sconosciuto, Anobii, qualcuno ha in libreria il mio testo. All’epoca pensavo che a nessuno interessasse il mio libro: questa sorpresa ha rappresentato un bel motivo per continuare a scrivere, dando vita all’idea della Trilogia.
Durante la scrittura dei suoi romanzi, il luogo dove si rifugia per scrivere deve essere silenzioso? Preferisce un sottofondo musicale? Vi è un’atmosfera particolare che l’aiuta a rilassarsi?
Quando scrivo i miei romanzi, vi sono due momenti ben distinti: il luogo dove si realizza quello che dovrà scrivere, ed il posto della trascrizione o scrittura vera e propria. L’idea si forma nei luoghi più disparati, come sulla strada, mentre vado a comperare qualcosa da mangiare per la pausa pranzo o quando mi trovo alla pensilina, in attesa di prendere l’autobus. L’idea si può formare mentre mi faccio la barba… insomma da qualsiasi parte. Per quanto riguarda la scrittura al computer, o la rilettura di quello che ho scritto, che può avvenire anche alcune centinaia di volte, mi avvalgo della scrivania sulla quale ho posizionato il computer. Il luogo della scrittura può anche non essere silenzioso, in quanto fino a ieri il computer era installato nella sala da pranzo di casa mia. Una volta ho presentato il mio secondo libro in una libreria, dove era presente un sottofondo musicale, che non son riuscito ad eliminare del tutto, benchè ne avessi fatto esplicita richiesta.
Quali sono i suoi prossimi progetti o idee in cantiere? Naturalmente solo se può e vuole renderlo noto ai lettori…
La priorità assoluta riguarda la diffusione dei tre libri, con particolare attenzione verso “Un’opera dalle molte pretese”: non mi pare che questo scritto sia stato giudicato in modo approfondito. Riconosco comunque il grande e insostituibile ruolo dei Blog Letterari, spesso diretti da giovani donne: ho anche scritto un racconto in tal senso, ma al momento non intendo parlarne. Ho saputo che ad Ancona, la mia città, dal 7 al 9 ottobre si terrà la prima Fiera dell’editoria: mi piacerebbe, in quell’occasione, presentare la Trilogia della speranza, o almeno “Un’opera dalle molte pretese”… vedremo.
Con questo è tutto… La ringrazio di cuore per la sua disponibilità Massimo. In bocca al lupo per il suo lavoro. C’ è qualcosa che vorrebbe aggiungere?
Sì. Stiamo vivendo un momento difficile, con riferimento al mondo dei libri. Spesso si dice che nel nostro Paese si legge poco: servirebbero due provvedimenti: far conoscere i libri, favorendo le iniziative del genere e consentire che anche i meno abbienti possano accedere all’acquisto dei testi. Invece da noi accade esattamente il contrario: c’era una manifestazione con cui si favoriva la lettura nei suoi molteplici aspetti, che si chiamava “Ottobre piovono libri”: è stata soppressa. Quanto al costo dei libri, una recente legge, limitando gli sconti, penalizza i consumatori ed anche le ragazze dei blog letterari, che non possono svenarsi. Ho saputo che in Toscana, la regione di Cimabue e Giotto, è stata programmata tutta una serie di iniziative nel mese di ottobre, dal titolo che dovrebbe suonare così: “In biblioteca c’è il tuo futuro”. Cerchiamoci di non farci prendere dallo sconforto, e prendo l’occasione per citare il titolo di un libro a me molto caro, “Non dobbiamo perderci d’animo”: un po’ d’ironia non guasta mai.
A presto!!
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