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A tua madre

Creato il 01 maggio 2011 da Andima
Mentre ti dirigi a prendere la metro passeggiando con la tua ragazza sotto un sole che sembra non appartenere alla primavera belga e invece è lì, piacevole sorpresa, c'è una macchina parcheggiata a qualche metro, la classica macchina brussellese di quattro ragazzi magrebini con lo stereo alto e l'allegria nell'aria. Proprio mentre state passato a lato, ecco che uno di loro getta dal finestrino una bottiglia di plastica, vuota, e la getta sul marciapiede. Voi passate silenziosi ed ecco che ne getta un'altra e un'altra ancora, lì, sul marciapiede, come fosse una discarica cittadina. Allora ti giri, guardi a terra le bottiglie e lanci un'occhiata a lui, per poi scuotere la testa in senso di dissenso e continuare a camminare. La cosa ti innervosisce e la commenti con la tua ragazza, finché proprio all'angolo, esattamente a dieci metri dalla macchina, ecco un cesto dell'immondizia. Quanto facile sarebbe stato gettarle lì le bottiglie!
Il tempo di far qualche altro passo e la macchina si mette in moto. Proprio all'angolo guardi in direzione del finestrino e punti il dito al secchio dell'immondizia, con insistenza, come a dire "qui, qui, non lì, qui!". Il ragazzo ti fissa, riceve il messaggio e con una mano fuori dal finestrino ti manda a fare in culo, urlando qualcosa in francese che non afferri completamente, ad eccezione di un "à ta mère" che distingui facilmente. Quando si parla della mamma si capisce sempre, in tutte le lingue. E mentre la sua mano ti manda a fare in culo e tu la fissi senza reagire, la macchina scompare dietro una curva.
Ecco, se solo uno degli altri tre in macchina avrà pensato che forse il ragazzo che puntava al cestino dell'immondizia aveva ragione, che forse gettare tre bottiglie di plastica per la strada non è la cosa più civile e corretta del mondo, che forse basterebbe davvero poco per rispettare gli altri, se lo avrà pensato anche senza dirlo agli altri, se solo uno di quei quattro l'avrà pensato anche solo per qualche istante, magari per la prossima volta, ecco allora c'è speranza. Se invece gli altri tre si saranno soltanto complimentati per il vaffa e ci avranno riso per qualche minuto, beh non c'è molto futuro. Eppure siccome non si son fermati, non son scesi dalla macchina e non mi hanno lasciato in una pozza di sangue, beh rimango ottimista.

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