Facciamo un piccolo riassunto delle puntate precedenti:
- I nostri occhi si sono illuminati alla vista di Dean e della sua camicia a scacchi che gli sta divinamente;
- Sam è in una condizione “prendi due e paghi uno” poiché nel suo corpo convivono sia se stesso sia Gadreel.
- I nostri cuori si sono tutti spezzati alla vista di Kevin, inerme sul pavimento.
Ed è proprio da Kevin che parte la 9x10 di Supernatural, con il funerale del profeta più cazzuto della storia.
Quante ne ha dovuto sopportare Dean nel corso delle stagioni? La morte di suo padre, di Bobby, di Sam un migliaio di volte. Possibile non giustificare il gesto che ha fatto per salvare suo fratello?
Tremendamente egoistico, perché Sam afferma spudoratamente di «essere pronto a morire», ma ciò che lui non comprende – cosa che a fine puntata ha fatto – era che suo fratello non era pronto per lasciarlo andare. Non hanno nient’altro se non quel folle legame che li tiene uniti.
Soccorre in aiuto Castiel che diventa sempre più un cucciolo cui prendersi cura. Con una versione del suo trench, va in aiuto di Dean che gli racconta ogni cosa.
Castiel ha ragione: lui e Dean sono due stupidi che finisco sempre in un casino molto più grande del precedente, ma che lo fanno solo perché vogliono aiutare gli altri.
Fan Destiel o meno, quei due rappresentano facce della stessa medaglia, due gambe dello stesso corpo.
Per trovare Gadreel e quindi Sam, c’è solo una soluzione: chiedere aiuto a Cromlech.
Il trio delle meraviglie parte immediatamente alla ricerca di
Dean sa bene che, una volta trovato Gadreel, esiste la possibilità di non riuscire a parlare direttamente con Sam e quindi, la remota idea, di uccidere suo fratello.
Non occorre arrivare a tanto grazie alla mente geniale di Crowley. L’unico modo per parlare direttamente con Sam è di possederlo, così Crowley è ospitato dal corpo di Sam, contenitore di se stesso, di un angelo psicotico e di un demone dall’accento sexy.
Crowley non fallisce: Sam è liberato dalla possessione dell’angelo con manie di protagonismo, ritornando a essere “solo se stesso”.
Avviene il confronto tanto atteso tra Sam e Dean, quello che ci fa uscire una lacrimuccia e ci suscita emozioni contrastanti all’interno del nostro piccolo cuore ormai straziato.
«Io sono tossico. La gente che mi sta vicino viene uccisa. O peggio. Sai, mi dico che sono più le persone che aiuto di quelle a cui faccio del male e... mi dico che lo faccio per i giusti motivi e.. ci credo.
Ma non posso, non lo farò. Non trascinerò tutti nel fango insieme a me. Non più.»
Dean afferma di essere tossico e il fatto che ogni persona accanto a lui muore o si fa del male, lo costringe ad abbandonare Sam e Castiel, proseguendo da solo la sua corsa nella lotta contro il male.
ps. Non dimentichiamo di partecipare all'elezione "Re dell'Inferno 2014"
Grazie a The Road So Far, magnifica pagina dedicata a Supernatural!
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