Da quel momento in cui ho deciso di tagliare quella sorta di cordone ombelicale che mi teneva attaccata a lui.
Come mi sento?
Non riesco a decifrarmi. Sono sincera. Sono tutto e sono niente.
Sento una leggerezza che prima non avevo.
Sento la consapevolezza che, da parte mia, è finita. Senza possibilità di ritorno.
Sento che non voglio sapere più nulla di lui. Non adesso. Non ora che devo riprendermi la mia vita.
Sento che devo imparare a tirare di nuovo su qualche barriera tra me e gli altri. Per proteggermi. Per volermi bene. Per capire e scegliere cosa è più giusto per me.
Sento che non è facile affrontare i giorni senza che, anche solo per un minuto, il mio pensiero non finisca lì.
Sento che ho paura ad aprire quel vaso di Pandora che contiene quello che penso di me stessa. Perchè devo ricostruirlo. Ma lo posso fare solo io e nessuno mi deve aiutare, altrimenti sarò sempre punto e a capo.
Al contempo sento che un messaggio inaspettato mi fa sorridere. Mi fa sentire bene come non lo ero da tanto...e mi brillano gli occhi.
Inizio a pensare che le coincidenze esistano e che il 3 Gennaio, in un modo o nell'altro, sarà un giorno che rimarrà sempre impresso nella mia mente.
So che dovrei essere più razionale. Più cauta. Non è facile uscire da questo anno illese, non lo pretendo nemmeno.
So che avrò bisogno di tempo per tornare come prima perchè certe frasi ti rimangono dentro e affondano nella carne come solo la migliore delle lame riesce a fare. E avrò bisogno di tutto il mio coraggio per estrarle, a poco a poco, e far rimarginare le ferite.
Nel frattempo, mi piace la calma di certe attenzioni inaspettate. Mi piacciono quelle risposte a tono che prima non avrei mai avuto.
Non è nulla eppure mi fa stare bene. Anche se ho paura. Mentre aspetto un'occasione. Finalmente con il sorriso. Di nuovo. Dopo tanto.