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A2A verso l’acquisto di Lgh, critiche al sindaco di Cremona

Creato il 02 novembre 2015 da Cremonademocratica @paolozignani
A2A verso l’acquisto di Lgh, critiche al sindaco di CremonaNella versione data dal sindaco Gianluca Galimberti, nella risposta all'interrogazione di Alessandro Carpani della Lega Nord, il futuro di Lgh dipende da una scelta strategica e prevede o l'accettazione dell'offerta d'acquisto di una delle ex municipalizzate maggiori, o la quotazione in Borsa (sconsigliabile nelle condizioni attuali di Lgh, da sola) o l'inserimento tra i soci di un fondo d'investimento, che però avrebbe mirato probabilmente a ottenere la maggioranza e controllare oppure a comprare quote per poi vendere al presentarsi di un'opportunità di profitto. Lgh, assieme ai maggiori soci, compreso il Comune di Cremona, esprimerà una valutazione sull'offerta d'acquisto presentata da A2A, sinora non vincolante; sarebbe diventata vincolante il 6 novembre. Dopo diversi tentativi (cinque) Lgh potrebbe accettare. Solo pochi giorni prima della possibile vendita di Lgh, quindi, si sono pronunciati pubblicamente i soggetti più critici, ovvero la lista civica di sinistra, che fa parte della maggioranza cremonese, e il Comitato acqua pubblica (in allegato il minidossier - A2AMinidossier_LGH_A2A - e le slide PresentazioneDossierLGH_A2A). Dissenso anche da parte di altri cittadini legati ad altri soggetti politici, come il M5S. Un'alternativa al percorso compiuto dalla giunta Galimberti, però, non è apparsa. Nel mercato attuale vince il più forte e Lgh da sola, in prospettiva, non può resistere. Il Comune di Cremona punta sugli investimenti per migliorare reti e impianti, per indicare solo uno dei punti qualificanti della complessa strategia. Nel dibattito sul possibile acquisto di A2A sinora è mancata un'analisi ad ampio respiro, prima dell'intervento del Comitato acqua pubblica, mentre Sel qualche settimana fa ha manifestato il proprio dissenso, come anche Rifondazione comunista. La Borsa è tutt'altro che un dogma e la stessa Telecom, ben più grande di A2A, rischia di essere acquistata da società francesi. A2A, se a propria volta vorrà resistere autonomamente, dovrà essere gestita in modo efficiente. Ma i cittadini dissenzienti, a quanto pare, non possono possono più da tempo contare sul ruolo rappresentativo del Comune, istituzione che dopo tanti anni di tagli di finanziamenti statali non ha la forza per produrre autonomia. Da molto tempo si profilava la vendita dell'ex municipalizzata, prima in Lgh ora forse in A2A. Nel frattempo non è maturata una cultura alternativa, e tantomeno un'economia alternativa. Chi non accetta le dinamiche del mercato, non potrà più contare sulla funzione degli enti locali. Lo svuotamento di potere delle amministrazioni locali è inquietante: non resta che l'iniziativa dei cittadini per altre vie, generando azioni collettive dal basso, di vario genere.

(qualche giorno fa...)

Pioggia di critiche al sindaco Galimberti da parte della lista civica di sinistra Energia civile in Comune, che non accetta il modo con cui viene gestita la possibile vendita delle quote municipali di Linea group holding alla multiutility milanese e bresciana A2A. Spunta una spina nel fianco della maggioranza, così come a Crema e a Lodi, dove la sinistra si è opposta al metodo seguito sinora. L'occasione è stata l'incontro pubblico promosso da Giampiero Carotti per il Comitato acqua pubblica, ieri nella sala di Spaziocomune in piazza Stradivari. A quattro anni dalla vittoria nei referendum, il comitato della provincia di Cremona ricorda le peculiarità del servizio pubblico, soprattutto nella gestione di energia, gas e acqua, e del trattamento che subiscono i diritti d'informazione e partecipazione dei cittadini. La popolazione cremonese, infatti, secondo Carotti, come altri intervenuti dal pubblico, non è messa al corrente dei rischi che seguono all'eventuale acquisto di Lgh da parte di A2A. Il colosso milanese e bresciano ha offerto 250 milioni in azioni e contanti a Lgh: i Comuni soci incasseranno quindi anche titoli, e se protesteranno o diffonderanno cattive notizie su A2A svaluteranno le azioni di cui saranno proprietari. Giampiero Carotti ha segnalato la dinamica dell'andamento delle azioni di A2A, giudicandola speculativa. Il titolo è stato quotato più di tre euro anni fa per poi scendere a 40 centesimi: la società inoltre ha debiti più elevati del patrimonio e ha distribuito dividendi ai Comuni quando ha chiuso il bilancio in deficit. Per Carotti si uniranno i debiti di Lgh e A2A, facendo correre ai cittadini rischi che andrebbero evitati. Il mercato finanziario favorisce le grandi società come Iren, Acea, Hera, A2A, che però non si fanno concorrenza per migliorare i servizi facendo scendere le tariffe. Sindaco nel mirino anche del pubblico, da parte di Giacomo Bazzani, che non crede più alla promessa di Galimberti: non risulta vero che i poteri forti del centrosinistra cremonese sono i cittadini, a partire dai più deboli. Celestina Villa, ex assessore al bilancio, ricorda di aver proposto anni fa l'unione delle società patrimoniali e che il confronto è mancato. Severo Ettore Manes, per il quale il sindaco vuole sbarazzarsi di una patata bollente e vendere alla svelta, perché i Comuni, penalizzati dal governo, non sono più in grado di gestire società così grandi. Lapo Pasquetti, segretario cittadino di Sel, guarda al modello di Padania Acque. Per tutti sta trionfando l'unica proposta di cui si può discutere: aiutare A2A, che cresce a piazza Affari da quando ha annunciato l'intenzione di aquistare Lgh. Quanto ai debiti di Aem, sembrano essere stati costruiti, per molti, allo scopo di vendere. Entro il 6 novembre, se non prima, Lgh risponderà e i diritti dei cittadini, per il comitato acqua pubblica, sono stati accantonati.


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