Per i critici abituati al cinismo che vorranno giudicare senza ascoltare, Welcome Back To The Eighties Colours sarà l’occasione giusta per pensare che dei reduci degli anni Ottanta, al tempo infatuati delle sonorità anni Sessanta (praticamente dei vecchi al quadrato), abbiano voluto autoincensarsi ricordando le gesta passate. Invece, per le persone che sono abituate a giudicare con le proprie orecchie, questa compilation nata da un’idea di Lodovico Ellena (mente degli Effervescent Elephants) e curata da Roberto Calabrò, già autore di Eighties Colours (libro uscito per Coniglio Editore un paio di anni fa che traccia la storia dei cinque anni che hanno visto psichedelia, beat e garage punk riecheggiare nelle italiche cantine), è un’occasione per sentire delle vecchie volpi alle prese con quello che in fondo è il vecchio ruvido rock nelle sue mille accezioni. L’idea di base è questa: invita 19 band che erano attive negli anni Ottanta (e molte di queste erano presenti in una delle due compilation “80s Colours” edite dalla Electric Eye Records) e fa scegliere loro un pezzo di quell’epoca/scena da reinterpretare in chiave personale. Il risultato è molto buono e in certi casi stupisce, anche perché ultimamente siamo abituati al fatto che nelle compilation vengano messi scarti o pezzi minori.
Il cd si apre con Beppe e Giovanni Cravero degli Out Of Time che rifanno “Song For The Convict Charlie” dei Birdmen Of Alkatraz. Praticamente è come sentire i Byrds che suonano un pezzo degli Electric Prunes (tanto per lasciarvi capire la caratura che avevano i due gruppi in quegli anni). Il secondo pezzo non è da meno ed è suonato dai No Strange, i quali rifanno un brano degli Eazycon, nella fattispecie “Talpa Dell’Infinito” (“Mole Of Infinity”), tratto dal loro unico album (In The Tradition): il risultato è caleidoscopico e mi ha convinto sin dal primo ascolto grazie al suo mix di psichedelia e ritmi tribali. Gli Effervescent Elephants, poi, prendono un pezzo degli Strange Flowers: in questo caso “December” diventa una canzone che unisce 60s folk, psichedelia e beat.
I brani, comunque, sono troppi per analizzarli uno a uno, quindi mi concentrerò su quelli che mi hanno colpito di più. Non posso non citare i Technicolour Dream, che rifanno “Luxury” di Paul Chain Violet Theatre in chiave rock psichedelico, e i Barbieri, più tosti che mai con la loro cover di “Puoi Girare Il Mondo Con Chi Vuoi” degli Avvoltoi: devo dire che anche dopo venticinque anni i tagliatori di chioma hanno un tiro invidiabile e il loro beat è sempre vibrante. Di diritto, secondo me, tra gli episodi migliori in assoluto quanto a originalità va la cover di “Three O’ Clock” (Effervescent Elephants), che nella versione degli Eazycon diventa “L’Appeso”, con testo in italiano riscritto appositamente. “L’Appeso” non è catalogabile in un genere ben definito, perché alle parti free jazz del sax di Frankie Partipilo fanno da contraltare l’esasperata voce di Carl Lee e i riff granitici di chitarra che all’improvviso diventano leggeri arpeggi acustici: un vero viaggio da intraprendere/sentire più volte!
Per quanto riguarda gli altri gruppi, devo dire che il livello è buono e siamo tra i confini dell’hard rock nel caso della cover di “Do You Live In A Jail?” dei Sick Rose suonata dagli Operazione Tuono (feat. Valerio Impulsive Youth), con i Polvere Di Pinguino che rifanno “The Hoo” dei Boohoos e con la parte finale de “L’Universo” (originariamente dei No Strange) ripensata dai Double Deck Five (che la tingono di atmosfere lisergiche qui e lì). O ancora “Little By Little” dei Pikes In Panic fatta dai Liars.
Altre volte siamo dalle parti della psichedelia classica: Dario Antonetti degli Kryptasthesie è alle prese con “Juri Gagarin Meets An Angel In The Sky” dei Vegetable Men, Amerigo Verardi e Umberto Palazzo degli Allison presentano “Allie Flan” (“Patty Flan”) dei The Views e i Trip Hill si occupano di “The Music Of Erich Zann” dei Leanan Sidhe.
Chiude la compilation “(On The Road To) Sunshine Poppy Fields” degli Steeplejack suonata da Ludovico Ellena, che ne fa una versione minimale alla chitarra acustica, rendendola trasognante e sospesa nel tempo grazie ad ampie pause e riverberi che allungano gli improvvisi arpeggi. Il cd è corredato da un bel libretto da 24 pagine a colori con foto e dettagli. Grazie alla Psych-Out Records per avere creduto nel progetto…
Tracklist
01. BEPPE CANAVERO & GIOVANNI CRAVERO (from OUT OF TIME) vs Birdmen Of Alkatraz: “Song For The Convict Charlie”
02. NO STRANGE vs Eazycon: “Talpa dell’Infinito” (“Mole of Infinity”)
03. EFFERVESCENT ELEPHANTS vs Strange Flowers: “December”
04. DARIO ANTONETTI (from KRYPTASTHESIE) vs Vegetable Men: “Juri Gagarin Meets An Angel In The Sky”
05. OPERAZIONE TUONO (feat. VALERIO IMPULSIVE YOUTH) vs Sick Rose: “Do You Live In A Jail?”
06. AMERIGO VERARDI & UMBERTO PALAZZO (from ALLISON RUN) vs The Views: “Allie Flan” (“Patty Flan”)
07. TECHNICOLOUR DREAM vs Paul Chain Violet Theatre: “Luxury”
08. POLVERE DI PINGUINO vs Boohoos: “The Hoo”
09. TRIP HILL vs Leanan Sidhe: “The Music of Erich Zann”
10. LIARS vs Pikes In Panic: “Little By Little”
11. I BARBIERI vs Gli Avvoltoi: “Puoi girare il mondo con chi vuoi”
12. DOUBLE DECK FIVE vs No Strange: “L’Universo”
13. THE ACT vs Lager: “Atomic Generation”
14. EAZYCON vs Effervescent Elephants: “L’Appeso” (“Three O’ Clock”)
15. STRANGE FLOWERS vs The Liars: “Cold Girl”
16. SLEEVES vs Out Of Time: “One More Chance”
17. LAGER vs The Act: “Able and Enroled”
18. VEGETABLE MEN vs Allison Run: “Smooth Dog”
19. LODOVICO ELLENA vs Steeplejack: “(On The Road To) Sunshine Poppy Fields”