Vado dritto al punto. A Montegranaro abbiamo un serio problema sociale, e poco importa se da altre parti non stanno meglio: io vivo a Montegranaro e questo è un mio problema, in quanto cittadino di questo paese e in quanto residente nel centro storico. La rissa avvenuta ieri sera, a prescindere dalla sua implicita gravità, sta a dimostrare che la situazione sta mutando in peggio e che, con tutta evidenza, non viene presa alcuna misura per evitare questa involuzione.
La questione sta nella mancata integrazione degli immigrati che, nonostante qualche buona eccezione, vivono ghettizzati e auto-ghettizzati. Essi stessi non compiono alcuno sforzo in direzione dell’integrazione né la nostra società applica alcuna misura per favorirla. Non mi risulta a Montegranaro ci sia mai stato un mediatore culturale istituzionalizzato e, comunque, allo stato attuale tale fase è superata.
Parliamo infatti di immigrati di seconda o terza generazione, che parlano correntemente la lingua italiana e il nostro dialetto, vivono e usufruiscono delle nostre strutture ma rimangono al margine della società in quanto totalmente alienati da essa. In rari casi vediamo gruppi di ragazzi misti tra italiani e stranieri. Normalmente gli stranieri fanno gruppo tra loro, in particolare seguendo l’etnia di provenienza, impedendo così ogni forma di aggregazione sociale e integrazione tra italiani e immigrati. Le conseguenze sono i fatti come quello di ieri sera: sostanzialmente bande di stranieri che creano turbative all’ordine pubblico. Con la crisi economica tutto questo è destinato ad acuirsi ulteriormente dato che le prime a soffrire i problemi legati all’economia sono le classi più deboli e disagiate.
Tutto ciò ha conseguenze sul piano sociale ben evidenti ed altre più occulte. In particolare la realtà cittadina che più soffre di questa situazione è il centro storico, dove esiste la più alta concentrazione di stranieri. Se è vero come è vero che sono stati proprio gli stranieri, in passato, a mantenere vivo il vecchio paese comprando e ristrutturando, anche se in maniera non troppo ortodossa, immobili che i montegranaresi avevano abbandonato, oggi essi rappresentano uno dei motivi che impediscono il rilancio del centro storico, specie alla luce di fatti come quelli di cui stiamo parlando, creano paura e inibendo gli investimenti nel quartiere.
Ora la soluzione del problema non è semplice e passa tutta attraverso il controllo e la tutela dell’ordine pubblico. A Montegranaro, purtroppo, vige la cultura generale delle regole non rispettate, a partire dalle piccole cose fino a quelle grandi. Questa cultura è stata ampliamente assimilata anche dagli stranieri portandola a conseguenze anche estreme. Occorre quindi un potenziamento dei controlli, un censimento preciso degli stabili e di chi li occupa, la repressione della clandestinità e delle situazioni di illegalità. Occorre una maggiore tutela dell’ordine pubblico. Occorre soprattutto smettere di nascondersi dietro il politicamente corretto e la paura dell’essere indicati come razzisti. Il problema va affrontato in maniera seria e radicale prima che sia irrimediabile, e questo va a vantaggio della comunità tutta, stranieri per primi.
Luca Craia