Un altro film francese che ha colpito nel segno e che mi ha fatto uscire dal cinema con due occhi rossi di pianto a dirotto e l’amarezza nel cuore. Si tratta di una commedia agrodolce che indaga nei rapporti di un gruppo di amici, nei legami che li uniscono gli uni agli altri ormai da anni.
Tutto parte dalla consueta estate nella grande casa sul mare, dove un gruppo di amici parigini si riunisce, ciascuno con il proprio stress e con le proprie piccole bugie, tenute nascoste agli altri per paura, per vergogna. Un dolore li accomuna: l’amico rimasto in città, in un letto d’ospedale dopo un un incidente in moto. Ogni tanto ci pensano, ogni tanto no: la vita continua e le loro vacanze non possono essere modificate. C’è chi non ama più sua moglie e prova qualcosa per l’amico, chi ci prova con tutte nonostante fidanzato, chi consuma storie di sesso senza senso che non durano più di poche ore perchè sola, chi vive appeso agli sms della ex di cui è ancora innamorato. Ansia, cinismo, egoismo, omofobia, narcisismo si scontrano quotidianamente tra la barca, il sole e le cene a base di pesce. Si ride e si piange, ma la sensazione di amarezza pervade tutto il film. Giorno dopo giorno, le loro maschere cadono e si ritrovano più grandi, più consci di loro stessi, più amici.
Eccezionale. Buona visione.
Enrica