Si chiama Embracing the world, “Abbracciare il mondo”, è un’organizzazione umanitaria internazionale e
ha questo nome per il semplice ma fondamentale gesto che la sua Maestra spirituale compie da anni: abbracciare le persone. Come ha fatto a Milano (al Palasesto di Sesto San Giovanni) nell’ottobre 2010, quando per due giorni ha abbracciato, una per una, le migliaia di persone che erano venute a incontrarla. Stiamo parlando dell’indiana Mata Amritananda Mayi, più nota con il soprannome di Amma (che significa “mamma”). Nata in ambiente induista ma oggi apertissima a tutte le religioni («nessuna è superiore alle altre») ha una filosofia semplice e comprensibile: comunicare amore attraverso un abbraccio materno, e tradurre quell’amore in una lunga serie di iniziative umanitarie – in campo sociale, sanitario e ambientale – che la sua ONG realizza in tutto il mondo. Secondo Amma si tratta “scegliere” uno stile di vita improntato all’amore e alla felicità perché – sostiene – «anche la felicità è una scelta».
Nel corso degli anni in molte nazioni sono nate organizzazioni non-profit di volontariato a sostegno dei progetti umanitari di Amma, riuniti sotto l’egida di “Embracing the World”. Nell’ambito di queste organizzazioni una in particolare, il Mata Amritanandamayi Math (MAM) con sede in India, ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali per la sua efficienza negli interventi di soccorso a seguito di disastri naturali e per i suoi imponenti progetti di ricostruzione. Il MAM è oggi una ONG Consulente Speciale del Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite e, dal 2008, è Associata al Dipartimento per l’Informazione Pubblica dell’ONU; ha costruito più di 40.000 case e creato diversi ospedali all’avanguardia che hanno fornito negli ultimi dieci anni operazioni gratuite a oltre 1.400.000 pazienti in India.
Nel nostro Paese esiste l’Associazione Amma Italia che promuove varie iniziative. Ecco due incontri per






