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Abdica la Spagna: Serbia in semifinale

Creato il 08 settembre 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

Mai come questa volta dobbiamo partire dalla fine… 25 secondi sul cronometro, possesso Serbia: palleggio insistito di Teodosic che vuole a tutti i costi un pick and roll. Lo ottiene: la Spagna cambia la marcatura, finisce Garbajosa sul playmaker dell’Olympiacos. Il cronometro corre. Quando l’azione sembrava finita, Teodosic fa un palleggio in arretramento (era già ad oltre 8 metri dal ferro…) e spara un clamoroso tiro che manda il pallone dritto nel canestro. Tripla clamorosa! 92-89 Serbia con 3.5 secondi sul cronometro. La panchina di Ivkovic esplode, Teodosic sembra quasi svenire dopo aver scagliato quel dardo nel cuore della Spagna.
C’è ancora una rimessa, l’ultima chance per i campioni in carica, ma ormai sono al tappeto. Rimessa, palla a Garbajosa quasi a metà campo, che perde il pallone e la sirena col suo suono sancisce la vittoria dei giovani serbi. I campioni d’Europa e del Mondo scendono dal trono: la banda di Ivkovic si prende la rivincita dopo il ko nella finale di Eurobasket 09 di un anno fa in Polonia.

92-89 il risultato di una partita incredibilmente bella. Spagna e Serbia, dopo aver dato vita a due bellissime gare rispettivamente contro Grecia e Croazia, si scontrono ad un livello altissimo. Colpo su colpo, grandi giocatori e due grandissimi allenatori. Alla fine, ha vinto l’impressionante fame dei serbi: rimarrà per sempre impressa la tripla da distanza siderale di Teodosic, ma la Serbia è stata un gruppo unito in cui tutti, ma proprio tutti, sono stati decisivi.

Sull’86-78 Serbia firmato da una tripla della sorpresa Savanovic, la Spagna era riuscita a tornare pari sull’89 grazie ad un 11-3 in cui tutte le stelle avevano messo un mattone, da Garbajosa a Fernandez, da Navarro a Marc Gasol. La Serbia, nonostante un’incredibile tripla in controtempo di Keselj , sembrava aver accusato il colpo e pronta a lasciare il proscenio ai campioni in carica: invece, è arrivato il dardo di Teodosic, e la mancata replica della Roja.

+8 è stato il massimo vantaggio dei serbi in una gara equilibrata e spettacolare, in cui però la Spagna non ha mai dimostrato di poter prendere il timone e scavare un solco importante per affossare Krstic e soci. La Serbia ha chiuso con un incredibile 15 su 30 da tre punti, contro il 10 su 26 degli iberici. Pari sostanziale nelle percentuali da 2, 56 a 54% per la Roja, a rimbalzo, 34 a 32 sempre per la Spagna, e negli assist, 17 per squadra. Alla Spagna non è bastato nemmeno tirare meglio i liberi: 86% a 53%. La differenza l’hanno fatta i canestri da tre punti.

Parlando di singoli, alla Spagna non è bastato un Navarro da 27 punti, top scorer del match. Una grande prova, ma pesa l’errore nel finale in contropiede dove gli arbitri, giustamente, non gli hanno fischiato un contatto a favore. Gli altri in doppia cifra sono Rudy, 15 punti, Garbajosa, 18, e Marc Gasol, 13. Nella Serbia, sei gli uomini in doppia cifra, a testimonianza della forza del gruppo. Migliori marcatori sono stati Velickovic e Keselj con 17 punti: il madridista a tratti è stato dominante col suo mix di tecnica, fisicità e atletismo. 12 punti e 8 assist di Teodosic, 14 di Bjelica con 5 su 5 al tiro (tre triple), 15 punti di Savanovic, 13 e 9 rimbalzi di Krstic.

Qui sotto il video dell’incredibile tripla della vittoria di Milos Teodosic, col commento del telecronista serbo.


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