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Abete e la reazione dei club che non c’è!

Creato il 14 ottobre 2013 da Newebsolutions

Giancarlo AbeteSi fa un gran parlare nel tentativo di debellare razzismo e discriminazioni territoriali, ma a quanto pare non tutto il mondo del calcio vuole seguire la linea dettata dall’Uefa. Se nè accordo anche il presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete, che si è reso conto della mancata presa di posizione da parte dei club.

“Sinceramente mi sarei aspettato che i dirigenti delle società reagissero alle prese di posizione ufficiali degli ultrà che hanno dichiarato l’intenzione di far chiudere tutte le curve sulla questione dei cori per discriminazione territoriale”, ha detto Abete.

“Si sono sentite poche voci dai club – ha aggiunto Abete – Quando ci sono tifoserie che inviano un messaggio diretto, con conferenze, comunicati, dichiarazioni, minacciando di far chiudere tutte le curve, io mi aspetterei che dirigenti si esprimessero dicendo ‘voi non appartenente alla nostra tifoseria, perchè provocate un danno’. La considerazione che per lungo tempo le curve sono state terreno di conquista non può costituire motivo di mancato intervento”.

“Non possiamo accettare – la dura presa di posizione di Abete – che questa situazione rimanga immutata nei prossimi anni, a doverla risolvere sono il mondo sportivo e le autorità dell’ordine pubblico. Non possiamo aspettare che rinsaviscano persone che hanno ricevuto il Daspo, nel momento in cui vedono restringersi i loro spazi di manovra”.


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