È ABI Research a condividere le nuove previsioni di mercato, spiegando che i competitor di Apple, soprattutto Samsung, stanno continuando a rubare trimestre dopo trimestre dello share alla casa di Cupertino.
Entro la fine dell’anno in corso, dovrebbero essere circa 150 milioni i tablet venduti a livello globale, cifra che consentirà all’industria di ricavare complessivamente 64 miliardi di dollari, percentuale in crescita del 28% rispetto a quanto conseguito nel 2012. I tablet Android e in particolare quelli di Samsung vedranno un aumento delle spedizioni a discapito degli iPad di Apple.
Riferisce infatti il dirigente di ABI Jeff Orr che:
C F 7 «Il vento sta soffiando in favore dei tablet Android, anche se la Apple sicuramente non demorderà e non si arrenderà di fronte alla concorrenza. iPad mini è stata una mossa strategica tempestiva, anche se ABI Research rimane cauta circa l’impatto che la nuova linea di tablet Apple avrà sul mercato. Il primo trimestre del 2013 si dimostrerà essere molto probabilmente la prima volta in cui la produzione è stata in grado di soddisfare la domanda del mercato e darà maggiori informazioni riguardo all’effettivo cambiamento dei consumi degli utenti in relazione alla scelta dei tablet da 9,7 pollici (iPad) o di quelli più piccoli».
In particolare, Samsung riuscirà anche in questo 2013 a distribuire milioni di unità delle proprie tavolette digitali, grazie soprattutto all’importante successo del brand Galaxy, proposto anche su tablet: «una buona strategia per il mercato dei tablet potrebbe duplicare la quota di mercato dell’azienda sudcoreana» ha aggiunto Orr, sottolineando dunque che se Samsung metterà in atto delle nuove mosse volte a combattere la leadership di iPad, probabilmente riuscirà a raggiungere buoni risultati. Oltre a Samsung, Apple non ha davanti a sé numerosi competitor in grado di ottenere lo stesso successo raggiunto dal gruppo coreano.
Nel 2012, circa il 60% dei tablet venduti utilizzavano il sistema operativo iOS, dunque erano iPad e iPad Mini; il 37% erano basati sul sistema operativo Android, e la restante quota del 3% era un agglomerato di OS mobile quali Windows, BlackBerry e altre piattaforme non meglio identificate.