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Il 29 gennaio presso S. Spirito In Sassia ha sfilato Gianni Molaro con la sua collezione PE 2012. Una collezione che ha come fil rouge quell’ originalità propria a Gianni Molaro, artista eclettico e trasgressivo prestato alla couture, che sa unire l’estrosità ad una perfetta capacità sartoriale, oltrepassando i canoni della moda, per posizionarsi in quella dimensione di quiete e irrequietezza, di sacralità e profanazione, propria alla sua indole.
Una collezione di diciassette abiti di sofisticata sartorialità per Gianni Molaro, tra cui sette abiti di Art Couture, per raccontare attraverso l’estro creativo del couturier-artista napoletano, tutte quelle crisi che sono parte integrante della vita: La Crisi d’Amore, La Crisi di Pianto, La Crisi Sessuale, La Crisi di Nervi, La Crisi di Identità, La Crisi Mistica e La Crisi Economica.
La sera di Gianni Molaro si tinge di bianco, con abiti morbidi costruiti da sete e organze, arricchiti da enormi copri spalle colorati nelle sfumature del giallo, turchese, fucsia, adattati al corpo come preziosi elementi architettonici solcati da sofisticate rouches che insieme a ricami e tagli disegnano la figura femminile come una tela pittorica.
Esagerate applicazioni di fiori colorati creano asimmetrie e ampiezze di volumi. Ai polsi, bracciali a strascico composti da strane forme geometriche di tessuto lavorato ad incastro, regalano un effetto fiabesco. Sulle spalle imponenti costruzioni conoidi riportano a mondi irreali, dove l’abito, specchio magico dell’artista, diviene il vortice delle sue emozioni.
L’abito da sposa è per Gianni Molaro un quadro su cui imprimere i suoi tratti d’artista disegnati da pennellate di cristalli e ricami. Ma anche una sperimentazione di stili che trasformano l’abito in una dimensione di arte figurativa su cui virtuosismi floreali e geometrici si combinano, si amalgamano, si fondono nella raffinatezza delle trasparenze e nella sapienza dei tagli.