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Abitudini Positive: le Virtù di Benjamin Franklin

Creato il 12 dicembre 2011 da Ida Vitalibera @ida_vitalibera

le 13 virtù di Benjamin Franklin 246x300 Abitudini Positive: le Virtù di Benjamin Franklin

Forse conoscete Benjamin Franklin per l’invenzione del parafulmine, ma quest’uomo nei suoi 84 anni di vita ha fatto molte altre grandi cose una delle quali è stata quella di contribuire a fondare gli Stati Uniti d’America. Scusate se è poco.

Al fine di ottenere un miglioramento personale, Franklin elaborò un vero e proprio piano: sul suo taccuino scrisse, sotto forma di diagramma, una lista di 13 virtù che egli intendeva seguire e ogni giorno appuntava i suoi progressi.

Ecco le virtù di Benjamin Franklin

  1. Temperanza: Non mangiare fino a stordirti; non bere fino all’euforia.

La cattiva alimentazione è la prima causa di morte al mondo, quindi è necessario, se si vuol vivere bene ed a lungo, curarla quotidianamente e moderarsi nelle quantità. Oltre che a voler sottolineare l’importanza di alimentarsi in modo sano, Franklin voleva anche intendere che chi riesce a contenersi negli eccessi di cibo e di bevande (quindi: autodisciplina), può facilmente acquisire altre sane abitudini per migliorare diversi aspetti della propria vita.

  1. Silenzio: Parla solo se ciò che dici può essere di beneficio per te o per gli altri; evita le conversazioni banali.

Il silenzio ultimamente è diventato quasi un lusso che pochi possono permettersi; oltre a questo è di fondamentale importanza imparare che non sempre le parole sono necessarie, soprattutto quando non portano a nulla di buono. Parlare, quindi, solo quando si ha effettivamente qualcosa di importante da dire e principalmente solo quando le nostre parole sono positive e possono recare dei benefici. Le chiacchiere superflue sono solo un rumore inutile e di certo di chiasso e di rumori assordanti in giro ce ne sono già troppi.

  1. Ordine: Lascia che ogni tua cosa abbia il suo posto; fa sì che ogni tuo impegno abbia il suo momento.

L’organizzazione e l’ordine in qualsiasi campo sono fondamentali perché rendono qualsiasi attività più efficace. Mettere in ordine significa anche dare la giusta priorità alle cose, trovare un equilibrio dando spazio alla famiglia, al lavoro, agli affetti e a sé stessi e dedicare ad ognuna di queste cose il tempo giusto e necessario.

  1. Determinazione: Decidi di fare ciò che devi; fai senza esitazione ciò che hai deciso.

Porsi un obiettivo ed essere determinati a raggiungerlo senza mai esitare o procrastinare. Per prima cosa bisogna avere uno scopo ben chiaro e preciso e poi agire, perché solo attraverso l’azione si concretizza la nostra decisione. Le cose non vanno mai lasciate a metà e le promesse che facciamo agli altri e a noi stessi vanno sempre mantenute.

  1. Parsimonia: Non fare spese se non per il bene degli altri o di te stesso, ovvero non sprecare nulla.

Il consumismo e lo spreco sono i mali di quest’epoca. Anche negli acquisti è necessario trovare il giusto equilibrio, per questo è importante  imparare a risparmiare eliminando tutte le spese inutili e allo stesso tempo riuscire ad eliminare il superfluo dalla propria vita. Essere parsimoniosi non vuol dire essere avari: la parsimonia è una virtù, l’avarizia un difetto.

  1. Operosità: Non perdere tempo; tieniti impegnato sempre con qualcosa di utile; elimina ogni azione superflua.

Quanto tempo passiamo durante il giorno a non fare nulla o a fare qualcosa di non necessario? Ebbene, quel tempo non si potrà mai più recuperare. Ogni giorno deve essere impiegato bene, ogni azione deve essere produttiva, ogni pensiero deve avere la sua finalità. A cosa serve trascorrere metà della giornata ad oziare o a perdersi in pensieri senza meta? E’ importante anche trovare dei modi per ritagliarsi del tempo libero per sé stessi e sfruttarlo in maniera saggia senza sprecarne neppure un minuto.

  1. Sincerità: Non usare sotterfugi che possono recare danno; pensa in maniera  innocente e giusta e se parli, parla onestamente.

Non usare mai parole che possono danneggiare qualcuno, non muovere critiche (soprattutto se inutili) non parlare male degli altri e non mentire. Questo è uno dei segreti per stringere delle relazioni solide ed autentiche e per vivere in armonia con gli altri. Così come noi cerchiamo di evitare le persone che non riteniamo sincere o che si concedono spesso a pettegolezzi, altrettanto faranno gli altri se ci mostriamo disonesti e bugiardi nei loro confronti.

  1. Giustizia: Non offendere nessuno facendogli un torto o trascurando il tuo dovere di fargli del bene.

Si può fare del male sia con i gesti che con le parole. Ma quali benefici possiamo trarre nel danneggiare una persona? I veri vantaggi si ottengono quando si fa qualcosa di buono per qualcuno e quando si contribuisce al bene altrui. Fare del bene e dare il proprio contributo a qualcosa è, infatti, uno dei segreti della felicità.

  1. Moderazione: Evita gli estremi; astieniti nel provare risentimento dalle offese anche se pensi che siano meritate.

Sappiamo che non bisogna mai essere estremisti nelle cose, la moderazione è un grande virtù perché ci permette di non cadere mai negli eccessi. Allo stesso modo dobbiamo moderarci anche nel risentimento verso una critica o un’offesa che ci viene mossa, cercando sempre di perdonare i torti subiti.

  1. Pulizia: Non tollerare la sporcizia nel corpo, nei vestiti o in casa.

Curare il corpo, l’abbigliamento e la casa è un modo per sentirsi più sicuri di sé e per aumentare la propria autostima. Prendersi cura della propria persona è anche uno dei segreti per imparare ad amare sé stessi in quanto dimostra che abbiamo amore e rispetto nei nostri confronti e conseguentemente, anche nei confronti degli altri. Probabilmente con il termine “pulizia”, Franklin voleva intendere anche pulizia dello spirito, che è ancora più importante di quella esteriore.

  1. Tranquillità: Non farti inquietare dalle sciocchezze, né da incidenti, comuni o inevitabili.

Smettere di preoccuparsi delle piccole cose che sono all’ordine del giorno o per qualcosa che non possiamo cambiare o prevedere e non farsi mai influenzare dagli eventi negativi perché questo ci porta a distrarci e a perdere di vista quelli che sono i nostri veri obiettivi. Mantenere sempre la calma e uno stato di tranquillità e rilassamento soprattutto quando non possiamo in alcun modo fare nulla per evitare o modificare un evento.

  1. Castità: Usa il sesso raramente se non per salute e per procreare;mai per noia, debolezza o per danneggiare te stesso e la pace e la reputazione degli altri.

La castità sicuramente all’epoca di Franklin era considerata una virtù, penso però che egli volesse dire anche che il sesso non deve essere solo un piacere egoistico ed istintivo, ma fatto sempre con consapevolezza ed amore. Anche nel sesso una persona deve mantenersi “pura”ovvero onesta e fedele e in alcun modo danneggiare qualcuno abbandonandosi ad una debolezza temporanea.

  1. Umiltà: Imita Gesù e Socrate.

Gesù e Socrate: due dei personaggi più umili della storia dell’umanità che non hanno mai fatto sfoggio delle loro grandi “gesta”. Molto spesso l’umiltà viene concepita come un segno di debolezza o insicurezza, ma le persone umili sono coloro che non si vantano mai delle proprie azioni e dei risultati raggiunti , mostrando in questo modo forza e sicurezza interiori. Non vantarsi, però, non significa sottovalutarsi, infatti è importante riconoscere i propri meriti senza però sbandierarli ai quattro venti ed umiliare gli altri.

Franklin ammise di non essere mai riuscito perfettamente ad ottenere tutte queste virtù a cui aspirava, ma il suo tentativo gli aveva comunque permesso di conoscere i suoi punti deboli e di cambiare molti aspetti della sua vita.

Curiosità:

Benjamin Franklin scrisse il suo epitaffio (che però non fu riportato sulla sua tomba) all’età di 22 anni. Il testo recitava:  “Il corpo di Benjamin Franklin, stampatore,come la copertina di un vecchio libro le cui pagine sono state strappate e spogliate dalle loro lettere e legature dorate giace qui, cibo per vermi. Ma l'opera non andrà perduta; perchè essa, noi crediamo, riapparirà ancora una volta in una nuova e più elegante edizione corretta e approvata dall'Autore."


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