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Francia Rimarrà in carcere Mukhtar Ablyazov, l’oppositore kazako ed ex oligarca. In Italia è conosciuto per essere il marito di Alma Shalabayeva, che era stata espulsa dall’Italia assieme alla figlia, all’apparente insaputa del ministro dell’interno Angelino Alfano. La nuova richiesta di scarcerazione, presentata dall’avvocato Bruno Rebstock, è stata respinta dalla corte d’appello di Aix en Provence, che si era già espressa in merito a una domanda analoga avanzata il 22 agosto di quest’anno, per motivi di sicurezza. Ablyazov era stato arrestato il 31 luglio in una villa di Mouans-Sartoux. Al tempo dell’arresto, le forze di sicurezza francesi avevano dispiegato uno spettacolare dispositivo per assicurarsi l’oligarca karako; era stato utilizzato addirittura un elicottero e il tutto era stato giustificato con il timore, poi rivelatosi vano, che nella villa Abyazov fosse difeso da guardie armate. Le pressioni sulla Francia, dal momento dell’arresto di Ablyazov, sono state enormi e da diversi paesi. Primo fra tutti la Russia, che ha partecipato attivamente alla sua caccia e anche collaborato con la polizia francese per trovarlo e poi il Kazakhstan, suo paese natale, che lo accusa di aver rubato sei miliardi di dollari dalla BtaBank e dove si trovano già la moglie e la figlia di Ablyazov, rimpatriate, come detto, dall’Italia. Con il Kazakhstan, tuttavia, la Francia non ha un accordo di estradizione e per questo le lungaggini burocratiche stanno facendo tardare le pratiche di espatrio. La detenzione di Ablyazov è giustificata dal fatto che l’oligarca potrebbe tentare la fuga e riuscirci anche con una certa facilità, date le frontiere libere dell’area Schengen.