Per noi, per le maestre e i prof, pure per i nonni che si smazzano i nostri figli durante l'anno per interi pomeriggi mentre ci guadagniamo la pagnotta.
Quasi ogni giorno vedo le mie nipotine acquisite che dopo una mattinata impegnate dalle 9 alle 15 nel centro estivo in inglese, dove nuotano, giocano a tennis e pranzano nella lingua del Royal Baby, passano di qua rapidamente a salutarci visto che siamo di strada e poi tra le preghiere e le minacce della madre devono andare a casa a fare i COMPITI.
La pianificazione non perdona: seguendo questo ritmo di due-tre paginette a sera, per quando inizierà la scuola il 20 di settembre FORSE ce la faranno.
Proibita ogni distrazione extra, dopotutto passano già la mattinata in un centro
E invece gli adulti ritengono sacrosante le loro ferie.
L'ultimo giorno ricordo c'era la corsa al cartellino quando ero all'università, i prof, per chi come ha ha avuto il piacere di fare un esame il 29 luglio alle 5 del pomeriggio, mettevano 30 a tutti pur di fare presto.
Poi arrivederci e grazie fino al 10 settembre almeno, quando davvero alcuni non trovavano più le chiavi dell'ufficio oppure l'agenda e pure il camice del laboratorio era stato dimenticato in lavanderia da giugno e forse messo all'asta nel frattempo.
E vi assicuro che la mia era una facoltà dove era facile trovare chi faceva i turni di notte, dietro ai macchinari che ritmicamente battevano i cicli del clonaggio del DNA alle 23 o chi entrava in Dipartimento alle cinque del mattino, perché un'analisi genomica può durare 12 ore.
Apparivi poi un giorno qualunque in agosto, per andare in segreteria e .... il silenzio del clone: tutto spento, tranne i freezer dove ti aspettavano a -190 C i campioni di DNA...
Scusate l'excursus divento romantica...
però cazzo sti bambini li vogliamo lasciare in pace?
Li vogliamo far dormire fino alle 11, mangiare alle 15, saltare fino alle 21 per almeno 2 mesi senza stress?
E qua divento predicatrice: dai su.... lo so che sentite che questa sia una vera ingiustizia: compiti delle vacanze è un ossimoro, non esiste, non possono convivere nella stessa frase due concetti così in contrasto tra loro.
Dai, facciamo qualcosa, uniamoci e battiamoci!
Io sono sempre una che si è ridotta tra il 5 e il 10 settembre a finire i compiti, intere versioni di greco tradotte sperando nel GI, che aveva molte frasi fatte degli autori, per potere fare prima... paginate di matematica, alcune mai finite, disposta a pagare tangenti pur di copiare i riassunti dei 3 libri di letteratura italiana o filosofia. Mi inventavo i mal di pancia quando c'era il giorno della verifica dei compiti estivi di Latino o Filosofia.
Ho sempre vissuto i compiti estivi come una ingiustizia e per questo li facevo io a mia sorella, affinché lei si divertisse un po' di più. Le dicevo "vai vai, divertiti in cortile" e lei doveva solo copiarli e semplificarli perché non credo che la sua maestra di seconda media potesse credere che avesse risolto le divisioni usando i logaritmi (è che io arrivata ad una certa pratica con la Matematica all'università non sapevo più dividere con le stanghette e usavo i logaritmi). Ho conservato poi tutti i riassunti dei libri (sempre quelli poi I promessi Sposi et al.) che le passavo, così come le tesine di Scienze e Storia.
Mi sono redenta quindi e ho la coscienza più pulita che mai.
Propongo l'abolizione per legge dei compiti estivi e sancire il diritto al cazzeggio: chi firma?