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Intanto Callie scopre che nel quartiere ci sono state molte persone scomparse in modo inspiegabile e pare che l'epicentro di tutto sia il tunnel pedonale costruito proprio nelle vicinanze della casa di Tricia.
Una zona dominata da strane forze su cui bisogna indagare....
E' bello e soddisfacente quando perlustrando l'underground cinematografico e girando per la rete ti imbatti in piccoli gioielli nascosti di cui non verresti mai a conoscenza. E allora che Dio benedica la blogosfera che grazie ai soliti noti ( Eddy di Direzione Errata, Frank di Combinazione Casuale , psichetechne di Ulteriorità precedente e scusate se ho dimenticato qualcuno) fa venire alla luce queste perle.
Perchè Absentia nel suo genere è una piccola perla, costata pochissimo ( si parla di un budget di 70 mila dollari) e che è tuttavia capace di regalare moltissime soddisfazioni.
Dietro il tutto c'è un giovane regista poco più che trentenne , Mike Flanagan, nome che ho già appuntato sul mio taccuino per seguirlo in futuro.
Per essere un film girato al risparmio c'è veramente tanta roba: mancano quasi del tutto gli effetti speciali ma questo film è la dimostrazione di come il cinema si fa per prima cosa con le idee e secondariamente con il budget che aiuta , altrochè se aiuta, un po' come con il discorso che i soldi non fanno la felicità . Sarà vero ma aiutano parecchio.
Ma come al solito sto divagando: Absentia abiura dall'orrore plastificato e ricco di effetti speciali in favore di un concetto di paura più sottile e insinuante che si fa strada lentamente ma inesorabilmente lungo tutto il film.
Se all'inizio la narrazione si dilunga sulla difficoltà di Tricia a mettere la firma su quei documenti per dichiarare morto il marito scomparso da sette anni ( una firma che equivale a chiudere definitivamente un capitolo doloroso della sua vita, qualcosa che fa rima con rassegnazione di aver perso il compagno della sua vita per sempre) e sul suo rapporto con la sorella molto diversa da lei, anche fisicamente , poi l'orrore arriva toccando corde intime, profonde: le apparizioni fantasmatiche del marito ( boo sequences piuttosto efficaci che regalano brividi nella schiena e sobbalzi sulla poltrona) provocano un maelstrom di sentimenti che va dalla paura alla speranza che deflagra alla massima potenza quando Flanagan all'incirca a metà film ti piazza il twist di sceneggiatura che non ti aspetti.
Se prima era un tripudio di apparizioni fantasmatiche in puro stile J-horror ( ma qui niente donne con capelli corvini a coprire la faccia, anzi Daniel è piuttosto stempiatello ) , il film cambia improvvisamente tono portandosi su lidi battuti da film come Il sesto senso e relativi epigoni.
Una svolta che arricchisce il film di suggestioni potentissime , in cui esplode il senso di colpa di Tricia che nel frattempo aveva cercato tra mille difficoltà di rifarsi una vita.
E poi c'è quel tunnel misterioso,.illuminato malamente, mette paura solo a guardarlo eppure Callie quando va a fare jogging lo percorre sempre aumentando la tensione a livelli insostenibili perchè sappiamo benissimo che in quella colata di cemento si nasconde qualcosa di brutto, di veramente brutto.
Se il fine ultimo del genere horror è quello di provocare paura in chi sta fruendo dello spettacolo, Absentia raggiunge perfettamente il suo scopo: fa correre brividi veri lungo la schiena e senza il becco di un effetto speciale a parte qualcosina in computer grafica sempre giocato sul vedo/ non vedo.
Soprattutto non vedo.
Ma fa paura proprio per quello.
( VOTO : 7,5 / 10 )
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