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Abuso professioni sanitarie, un’emergenza da sanare

Creato il 28 aprile 2014 da Makinsud

Nei giorni scorsi, a Cosenza è stato colto un flagranza di reato un dentista abusivo che esercitava la professione illecitamente, senza le apposite qualifiche ed autorizzazioni. Purtroppo non si tratta del primo caso, ma è uno dei tanti episodi dell’abuso di un mestiere sanitario, fenomeno che negli ultimi anni ha “spopolato” grazie ai prezzi ridotti rispetto a quelli stabiliti nei veri studi odontoiatrici.

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L’attività del falso dentista di Cosenza è stata scoperta dalla guardia di finanza, dopo una serie di controlli che le forze dell’ordine svolgono periodicamente e regolarmente presso le attività professionali, e l’elemento più grave che è emerso dalle indagini è che l’esercizio odontoiatrico veniva svolto sotto la supervisione e la complicità del vero dentista, proprietario dello studio, che offriva la copertura a quello falso. Infatti il luogo dove venivano svolte le attività è proprio uno studio dentistico dotato di tutti gli strumenti necessari per esercitare la professione, probabilmente un modo per non destare sospetti o ricevere segnalazioni da parte dei cittadini. Attualmente il locale è sotto sequestro, mentre sia il dentista regolarmente iscritto all’Albo della Provincia di Cosenza, sia quello falso, sono stati denunciati per il reato di esercizio abusivo della professione.

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A favorire tale fenomeno, particolarmente diffuso negli ultimi anni, sono la complicità e il silenzio di chi sa, come il titolare dello studio dentistico in questo specifico caso. Invece è opportuno mettere in guardia i cittadini dalle poche garanzie e dai rischi per la salute che si corrono se ci si rivolge o ci si accorge in tempo di essere caduti nella rete di questi falsi professionisti. Pertanto sorge spontanea una domanda: quali sono gli elementi utili al paziente per capire se si trova nella mani di un professionista dotato delle qualifiche obbligatorie e necessarie? Prima di tutto la laurea conseguita all’estero non vale in Italia, pertanto un “dentista” che opera in Italia con laurea straniera può dirsi abusivo, inoltre i prezzi stracciati costituiscono un altro campanello d’allarme da non sottovalutare. A causa del fatto che sempre meno persone possono permettersi economicamente le cure del dentista, gli abusivi fanno leva su questa situazione, ma i bassi costi sono sinonimo di scarsa qualità e potenziali pericoli per la salute. Per tali motivi i controlli della guardia di finanza sono più frequenti nei confronti delle professioni sanitarie, ed hanno permesso di interrompere, almeno momentaneamente, l’attività dei due complici di Cosenza.


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