Un film di Stefano Sollima. Con Pierfrancesco Favino, Filippo Nigro, Marco Giallini, Andrea Sartoretti, Roberta Spagnuolo. Poliziesco, durata 112 min. – Italia 2011. – 01 Distributionuscita venerdì 27 gennaio 2012.
E’ stato uno di quei film che ho visto molto tempo dopo l’acquisto, mi capita con alcuni film, quei film che so che mi lasceranno dell’amaro in bocca, e cosi’ e’ stato.
Inutile sparare a zero, la verita’ e’ sempre nel mezzo, e in mezzo e’ sempre anche la saggezza dei comportamenti.
Il mestiere del poliziotto e’ un mestiere duro, durissimo, si rischia il piu’ delle volte e mal retribuito e detto questo e’ assurdo pensare che in una societa’ civile debbano essere impiegati poliziotti per gestire delle bestie che vanno allo stadio per il solo gusto di fare a botte.
Ma detto questo, il fatto di essere in divisa, di avere un proprio credo, politico, religioso o di qualsiasi genere, non autorizza a sentirsi, ergersi, credersi un dio, un giudice, un carnefice.
Il film rappresenta la crude realta’, per come la posso vedere io da dietro un televisore, quando si parla di guerra di stadio, lotte tra ultras e quanto altro, un dover eseguire un “servizio” andando a rischiare la propria vita, solo per degli esaltati che vanno allo stadio non per vedere la partita ma per altro.
Ma questo ovviamente e’ solo un aspetto, ma rappresenta la realta’ anche quando riporta di esaltazioni personali, spirito di squadra che va oltre la giustizia, le regole, il rispetto proprio per quella divisa che si porta e che per primi si dovrebbe rispettare.
http://www.youtube.com/watch?v=Qd06BGrxbKQ
Soggetti violenti, che fanno della violenza l’unica arma di dialogo, che cercano violenza, che si ergono a giudici con l’alibi di uno Stato e di Istituzioni che non fanno piu’ il proprio dovere, che non tutelano quelli che sono le loro priorita’.
Leggi non scritte da far rispettare, da far rispettare in nome del: padrone a casa mia, per venire meno quando pero’ si tocca un membro dei fratelli.
Un bel film, senza dubbio, qualche volta un po’ generalista, ma e’ la cruda verita’.
Massi