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Accampamenti contro il male a Barcellona

Creato il 05 agosto 2011 da Witzbalinka

Il 15 Maggio di quest’anno il popolo spagnolo ha fatto il primo passo verso una possible trasformazione. Crediamo sia possible, perché le cose non sono ancora risolte, perché la democrazia non smette di essere una promessa di uguaglianza di diritti e di libertà d’espressione, che dopo tutto continua ad evolversi, ad avanzare, in attesa che la prendiamo in mano e la trasformiamo in realtà. Gli eventi relativi agli accampamenti sono stati vari. Il fervente entusiasmo della Plaza del Sol a Madrid, dove migliaia di giovani, uomini e donne si sono riuniti per dire basta alle ingiustizie di un mal governo oligarchico e corrotto, e dire si al cambiamento, si a nuove correnti. Questo entusiasmo si è diffuso in tutto il paese, e a Barcellona, anche lei sede di importante azionsimo politico durante buona parte della sua storia, i giovani desiderosi di una Nuova Primavera si sono riuniti in Piazza Catalunya per dire basta alle corporazioni, gli abusi delle banche ed il mal governo.

acampada barcelona

A Barcellona sono state dette soprattutto due cose che non bisogna dimenticare. Attenzione, a volte il ricordo genera la potenza sufficiente a cancellare muri, per capire meglio e gestire le potenzialità, linee di un futuro che sta per succedere. Sicuramente vale la pena ricordare due momenti chiave della decadenza del sistema e della grettezza delle autorità di questo paese, in questa Spagna che a momenti sembra si dissolva.

Il 27 Maggio, un giorno prima della finale di campionato in cui giocava una squadra locale, per puro capriccio le autorità hanno deciso di “fare pulizia” in Piazza Catalunya, che doveva essere pronta per le celebrazioni di quella notte. L’evento, ovviamente, ha finito per scatenare la violenza, colpi e sangue, e gli Indignati non hanno potuto far altro che sopportare stoicamente l’azione gretta della legge, non rispondendo agli attacchi in maniera pacifista, e sopportando lo spostamento di molte strutture che erano state montate nella piazza. Sicuramente non vi è niente di più nefasto che aggredire con violenza manifestanti pacifisti, ed ancor peggio pulire una piazza per dar spazio a un branco di tifosi ubriachi che la riempiranno di alcool, urina e spazzatura. In altre parole, va bene che i tifosi sporchino, così il turismo aumenta, e con esso gli eccessi ed il consumo. Bisognerebbe pensare per un momento quanto fascista e capitalista può essere il consumo di calcio e le sue relazioni con la idiosincrasia della regione che rappresenta.

Il momento successivo, che mai dovrà essere cancellato dalla nostra memoria, è quello in cui un gruppo di poliziotti si infiltra in una manifestazione ed inizia a causare disturbi. Non c’è niente di peggio del potere che si infiltra quando non ha più altri mezzi per intervenire, quando si rende conto che i suoi metodi non sono validi, quando non c’è nient’altro da fare che infiltrarsi. È una vergogna per la polizia, per le autorità e per i governi di tutto il mondo. Le immagini video non devono essere dimenticate, non devono essere dimenticati quei momenti in cui la partecipazione e l’attivismo diventano essenziali per generare un cambiamento immediato, e che “Big Brother”sappia che siamo attenti, e che siamo stufi di tante ingiustizie. Informati sugli Accampamenti di Barcellona in questa web: http://acampadabcn.wordpress.com/

 

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