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Accendiamo la speranza: Salvatore deve tornare a casa

Creato il 15 marzo 2014 da Makinsud

“Accendiamo la speranza: Salvatore deve tornare a casa, siamo pronti a qualsiasi cosa, pretendiamo che lo si cerchi ovunque, con ogni mezzo, anche in mare”manifesto fiaccolataRecita così il manifesto, affisso in tutto il centro di Cercola , che annuncia la fiaccolata per Salvatore Tarantino, il  24enne scomparso nei pressi del Pallonetto Santa Lucia, a Napoli, il 2 dicembre scorso. Quasi quattro mesi in cui i familiari del giovane non si rassegnano al silenzio che è calato su questa vicenda e l’evento di sabato prossimo serve proprio a tenere alta l’attenzione su un caso avvolto nel mistero. Il corteo si svolgerà a Cercola, alle 19,30, e si muoverà da via Domenico Ricciardi, proprio dove c’è la casa della famiglia Tarantino. E’ prevista la partecipazione del sindaco, Giuseppe Fiengo, l’associazione “Penelope”, che raggruppa tutti i familiari delle persone scomparse, e i parroci delle parrocchie cittadine. A sostenere la manifestazione c’è anche il cardinale Crescenzio Sepe, che ha mandato un messaggio di solidarietà ai parenti.

Da quel tragico 2 dicembre, però, di Salvatore, padre di due bambine, non vi è  nessuna traccia e i familiari sono pronti ad accettare anche la verità più tragica, quella che fa più male: per questo, con questa manifestazione di sabato, chiederanno alle istituzioni e alle forze dell’ordine di iniziare le ricerche in mare “il posto ideale” afferma un parente “per far sparire un cadavere. Temiamo che su questo caso cali di nuovo il silenzio e non possiamo accettarlo. Rispettiamo il lavoro della Procura ma noi facciamo il possibile e ci batteremo fino all’ultimo”.

Le indagini, coordinate dal pm Danilo De Simone, brancolano nel buio, nonostante la vicenda sia arrivata in tv, alla trasmissione “Chi l’ha Visto?”. Gli investigatori stanno vagliando diverse ipotesi, ma la più valida sembra quella legata all’usura: il clan Elia, egemone nella zona di Santa Lucia, avrebbe infatti chiesto dei soldi a Salvatore per mantenere aperte le due attività in suo possesso. A confermare tutto ciò c’è il fatto che il 24enne, la scorsa estate,  aveva già denunciato un tentativo di estorsione e il racconto dell’ultima persona che lo ha visto: “Salvatore era molto teso, quasi adrenalinico. Aveva molti soldi con sè e mi ha detto che si stava recando a Nola per compiere degli acquisti.” 


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