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Accenti

Da Loredana V. @lorysmart

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Il recente post di Antimisia, che tratta della lingua italiana e di come venga bistrattata sui mass media, mi fa pensare anche ai tanti errori di pronuncia che i giornalisti della televisione sia pubblica che privata compiono. Certo è che da alcuni “pezzi grossi” proprio non me l’aspettavo. Se anni addietro il famoso “bàule” fu citato in tutte le salse, sentire lo scorso venerdì Giuliano Ferrara (pezzo grosso in ogni senso) pronunciare “dèvio” anziché “devìo” mi ha lasciata alquanto perplessa. La mia mamma, maestra elementare, sarebbe di certo inorridita!

In casa nostra, la bibbia era il “Si dice o non si dice” di Aldo Gabrielli,

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oppure “Il museo degli errori”.

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Ad esempio, il linguista è uno dei pochi che coniuga il verbo “violare” mettendo l’accento sulla vocale “ò” (viòlo, anzichè vìolo come tanti comunemente dicono. Fino ad oggi ho sentito una sola persona parlare così, ma il dubbio comunque rimane, e non è valida l’asserzione che vìola sia il verbo e viòla il colore, perché non esiste alcuna possibilità di confondere le due cose, ed il caso si presenta solamente per la terza persona singolare dell’indicativo presente. Ma ormai l’uso dell’accento sulla vocale ì è ormai invalso.

Ora, riconosco che il francese di accenti ne abbia fin troppi, ma qualcuno in più nel nostro idioma non farebbe male, specie nei termini geografici. Ho sentito pronunciare Àrdea invece di Ardéa e Venària al posto di Venarìa, ed altre amenità del genere, per non parlare dei nomi stranieri . Una volta la RAI era severissima in questi casi, aveva addirittura un dizionario apposito cui tutti dovevano attenersi e consultare in caso di dubbio … Ora si tira a campare… 



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