Il redditometro è sostanzialmente l’accertamento sintetico del reddito dei contribuenti che si basa sullo stipendio, sul tenore di vita e su di una serie di spese che le persone compiono.
Tra queste spese,come indicative della capacità contributiva di una persona, sono inseriti i viaggi, la frequenza nei centri benessere, i contributi a colf e dipendenti ecc…
Proprio in questi giorni, l’Agenzia sta procedendo a recapitare presso i contribuenti, degli avvisi con i quali informa che “risulterebbero spese apparentemente non compatibili con i redditi dichiarati nel 2009″ e specifica che “è importante che Lei valuti la compatibilità fra redditi e spese, perché il Fisco procederà ai necessari approfondimenti.
Sembra esserci una contraddizione tra le dichiarazioni dei giorni scorsi del Ministro Tremonti che aveva sottolineato che il Fisco non deve usare strumenti invasivi bei confronti dei contribuenti e deve approcciarsi ad essi, sempre in un’ottica di correttezza, così come sembra una contraddizione il fatto che il Fisco si stia interessando sui redditi del 2009 quando, nei giorni scorsi, aveva annunciato l’impegno di sondare e verificare i redditi del 2007-2008.
In realtà non siamo in presenza di una contraddizione, l’attività del Fisco è variegata e con questi avvisi si vuole cercare di rendere visibili i comportamenti di alcuni contribuenti che presentano una situazione contributiva complessa.
Il fine è quello di cercare di arginare il fenomeno evasione, più che di un accertamento fiscale, siamo in presenza di una fase”conoscitiva” in cui il Fisco informa il contribuente di contraddizioni tra il suo reddito e il suo stile di vita nella speranza di un ravvedimento e di un minor numero di evasioni fiscale nel medio lungo periodo.
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