Mai uscire di casa senza una bella sciarpa. Nella stagione fredda il tessuto sarà morbido e caldo, quando il tempo migliora si alleggeriscono le sciarpe ma servono sempre a proteggere la gola dai colpi d’aria… anche condizionata.
1. Modo classico. Le sciarpe lunghe e strette si indossano dividendole a metà nel senso della lunghezza, si fanno cadere i due lembi sulla schiena e si incrociano dietro al collo, recuperando i lembi che cadranno sul davanti. L’effetto è quello di un collarino con due bande che cadono sul petto.
2. Legata a otto: vale per quelle sciarpe un po’ più larghe e dal tessuto sottile, modello pashmina per intenderci, si legano gli estremi opposti usando alcune delle piccole frange agli angoli, così da formare un anello. Il punto del nodo si mette dietro al collo e si indossa come una collana, facendo un otto con la parte davanti si forma un secondo anello in cui far passare la testa. L’effetto finale è quello di una larga e abbondante sciarpe a collana.
3. A cappa. Una grande sciarpa indossata su giacche e giacconi, ma anche su un abito, si appoggia su entrambe le spalle, facendola cadere da una parte più lunga e da una parte più corta. Il lato più lungo si riporta sull’altra spalla creando un mantello sul davanti.
4. Doppio giro. I due lembi si incrociano davanti e si annodano dietro al collo, cadranno sulla schiena. L’effetto sul davanti è un collarino alto e aderente.
Da ricordare bene: la sciarpa non deve risultare rigida e impostata. Le celebrities infatti la indossano in modo casual quasi fosse tutto improvvisato.
(fonte dilei.it)
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xoxo S.G.