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Con un’accurata preparazione scenografica la colata dell’acciaieria potrebbe diventare protagonista di uno show, tanto è tutelata dal ceto politico, con rare eccezioni. Il ragazzino che per curiosità ha seguito il padre – cineamatore di qualità spaventosa – ha retto a fatica l’olezzo acre della fabbrica potenziato dalle folate di vento. L’industria ha ripreso a funzionare dopo una breve pausa agostana, anche perché nel resto del mondo non è ovunque tempo di chiusure, la concorrenza preme e allora baluginano bagliori e si spande fumo da circo tra Cavatigozzi e Spinadesco. Odore assai forte, intensificato dal vento, che ha spinto nuvole enormi di fumi e vapori sopra il canale e oltre, sulla campagna che si estende dietro la fabbrica. Anche la zincheria ha ripreso a movimentare coils e a sbuffare nuvolaglia di colore acre.
Rumore, fischi, stridori… Cavatigozzi e Spinadesco aspettano ancora che le indicazioni dell’Arpa e della Provincia siano rispettate. E nel frattempo subiscono il potere altrui.