Qui sopra la zincheria, nella notte del 6 novembre, alle 0.44: niente fumo dalla ciminiera principale
Contatti frequenti fra acciaieria Arvedi e rappresentanti sindacali. Stamattina un incontro per fare il punto della situazione con i dirigenti di Cgil, Cisl e Uil e stasera un altra riunione tra direzione aziendale e rsu. Al centro dell’attenzione le problematiche dell’azienda siderurgica e la ripresa dell’attività, rimandata ancora solo di qualche giorno. Alcuni reparti sono attivi altri no, per ragioni diverse. Ci sono dipendenti che entrano in servizio per fare manutenzione, apprestare il ripristino della produzione e altri che lavorano su coils provenienti da altre aziende. Per il momento l’acciaieria di via Acquaviva procede con una programmazione di uno o due giorni. Il guasto principale comunque è stato riparato, da quanto si apprende, e il tino della siviera riposizionato.
Di giorno in giorno varia il numero dei dipendenti che beneficiano della cassa integrazione. Un calcolo si potrà fare a fine mese, guardando le buste paga. Il massimo è di 950 al giorno.
La ripresa dell’attività non ha ancora una data certa: si parla di una ripresa in settimana.
Negli ultimi giorni, soprattutto dopo il secondo incendio, quello di fine ottobre, sono stati molto numerosi gli interventi sui social network di alcuni operai e cittadini, preoccupati per una crisi occupazionale che, sommata alla chiusura della Tamoil, sarebbe di eccezionale impatto. Dall’acciaieria Arvedi, dopo l’incontro con i sindacati di stamattina, sono giunte comunque chiare rassicurazioni. L’attività di produzione dei coils potrà ripartire appunto questa settimana.
