Accidental Love (USA, UK 2015) Regia: Stephen Greene alias David O. Russell Sceneggiatura: Kristin Gore, Matthew Silverstein, Dave Jeser Tratto dal romanzo: Sammy's Hill di Kristin Gore Cast: Jessica Biel, Jake Gyllenhaal, Catherine Keener, James Marsden, Tracy Morgan, Kurt Fuller, Malinda Williams, Jenny Gulley, Beverly D'Angelo, Bill Hader, Kirstie Alley, David Ramsey, Olivia Crocicchia Genere: grottesco Se ti piace guarda anche: non lo scrivo, perché tanto non ci credo che a qualcuno possa piacere
Mi sbagliavo, su Accidental Love. Mi sbagliavo profondamente. Pensavo fosse il solito cinepanettone romcom all'americana, storie corali con sprecatissimi cast all star di quelle che vanno negli ultimi anni, non si sa bene il perché. E invece no. Accidental Love è qualcosa di differente. Sì, è una commedia romantica e sì offre un tipo di comicità, se comicità si può definire, da fare un'enorme invidia a qualunque cinepanettone nazionale o internazionale mai prodotto. Sì, ha pure un cast all star o quasi che comprende i divi Jessica Biel e Jake Gyllenhaal, più gente quasi famosa come James Marsden, Catherine Keener e i comici Tracy Morgan e Bill Hader, o gente una volta famosa come Kirstie Alley. Solo che questa non è una vicenda corale come l'orrido posterone della pellicola lascerebbe immaginare, visto che è tutta quanta incentrata sul personaggio di Jessica Biel. Una pessima Jessica Biel. Una Jessica Biel da far rimpiangere i tempi di Settimo cielo, per intenderci. Quindi mi sbagliavo. Accidental Love non è un nuovo cinepanettone all'americana. È ancora peggio.
"Con questo film coprirsi un occhio solo non basta.
Meglio chiuderli tutti e due!"
Guardando Accidental Love si resta basiti, qualunque cosa questo termini significhi. Un po' come con Mortdecai. Vedi che tutti si impegnano per far ridere ed essere divertenti, senza riuscirsi neanche lontanamente. È proprio vero che è più difficile far ridere che far piangere. Anche nelle commedie peggiori, almeno una volta può capitare di farsi una risata. Qui no, non si corre proprio il rischio. La vicenda raccontata è quella di una ragazza che, mentre l'ambitissimo fighissimo boybriend poliziotto gli sta facendo la fatidica proposta di nozze, si becca un chiodo in testa e da qui inizia un'odissea nel mondo della sanità e della politica americana. No, non è il nuovo film di Michael Moore. È il nuovo film di David O. Russell, uno che non ha mai amato del tutto come regista, nonostante abbia adorato Il lato positivo ma più che altro per Jennifer Lawrence. Nonostante ritenga O. Russell un po' sopravvalutato, non pensavo si sarebbe mai abbassato a girare roba di questo livello. Se non altro c'è da dire che si è reso conto dello schifo che ha realizzato e, vergognandosene, ha deciso di non firmarsi con il suo nome, ma di utilizzare lo pseudonimo Stephen Greene. Mi spiace per te David, ma IMDb ti ha sgamato lo stesso. “Nuovo film” di David O. Russell non è però l'espressione più giusta, visto che in realtà le riprese si sono svolte nel 2008, e ciò spiega perché Jake Gyllenhaal sembra ancora un ragazzino. Il regista ha poi abbandonato il film quando manco era ancora finito e le riprese sono state completate senza di lui. Il tutto pur di far vedere la luce a questo travagliatissimo film che, se nessuno avesse mai visto, sarebbe stato solo un bene.
"Tranquilla, Jessica, qui in ospedale non sei da sola.
In terapia intensiva c'è anche David O. Russell."
Se la storia sentimentale qui proposta è davvero tremenda e può essere considerata tra le meno romantiche nella storia del cinema, la vicenda umana della protagonista presentata da Accidental Love è grottesca, parecchio grottesca. Un tipo di grottesco che potrebbe riecheggiare pellicole de 'na vorta come La morte ti fa bella, She-Devil o anche il primo Tim Burton e invece no. È un grottesco di quelli che ti fanno esclamare “È grottesco che stia davvero guardando una cosa simile”. Ed è grottesco che un attore come Jake Gyllenhaal si sia prestato a un'operazione del genere. Lui che, pur avendo girato qualche blockbusterone che magari non è proprio un capolavoro come Prince of Persia, aveva una carriera senza enormi macchie. Fino ad ora. Va detto comunque che, per quanto siano di gran lunga la sua peggiore interpretazione e la sua peggiore pellicola, Jake Gyllenhaal è comunque l'unico a salvarsi ancora un minimo dal disastro totale. Per il resto questo film è il contrario del maiale: è da buttare via tutto.