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Accordi politici fatti di nascosto dai cittadini, evitando il dibattito sui giornali e in ogni luogo pubblico. Divisione di incarichi e di meriti decisa dietro le quinte: ecco un documento

Creato il 17 settembre 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

I luoghi in cui  entrare nel merito dei problemi sono altri, non le pagine dei giornali.  Questo in generale è un discorso che vale sempre; a maggior ragione in una situazione come quella di Cremona, dove chi governa è assolutamente e esclusivamente autoreferenziale. Non gliene frega nulla di proposte e suggerimenti, e l’hai constatato tu stessa. Tutt’al più scopiazzano e si prendono il merito. Uno che fa politica e vuole prendere il loro posto mica si mette a far proposte perché si prendano il merito al posto suo! Se ci sono proposte “per il bene della città” non si va sui giornali a pubblicizzarle, l’opposizione ci lavora in silenzio, sotto traccia; ed è quello che  Daniele sta facendo in due ambiti diversi, ma importantissimi, con idee valide e realizzabili. Se non andranno a buon fine pazienza, ma sembra che possano concretizzarsi. In ogni caso se funzioneranno non sarà lui a comparire, ma altri, e va bene così: chi deve sapere che lui si muove e come, lo sa!

Il brano precedente è di una persona impegnata in politica a Cremona, Laura Carlino. L’obiettivo di questo blog è favorire la trasparenza e il dibattito libero, combattendo le regole della vecchia politica che non ha concluso granché di positivo, riuscendo regolarmente ad escludere i giovani e chi non si iscriveva al club delle regole dell’agire in silenzio e nell’ombra, come se si facesse qualcosa di negativo e non di interessante e positivo. Una politica che esclude i cittadini e che si nasconde a lavorare in silenzio facendo accordi in questo modo non è così gradevole.

“Sui giornali non bisogna entrare nel merito dei problemi”. Proposte non bisogna farne a chi amministra la città, se no ti copiano le idee. Se si fa qualcosa “per il bene della città” ci si lavora in silenzio. Addirittura qui si afferma che un uomo politico sta lavorando in due ambiti diversi con idee valide. “Se funzioneranno non sarà lui a comparire, ma altri, e va bene così: chi deve sapere che lui si muove e come, lo sa!”. Pare che si parli del Grande Vecchio!

Tanti complimenti a chi si impegna così. Sinceramente. I cittadini però forse vogliono sapere che cosa si sta decidendo e perché dovrebbero votare a scatola chiusa il prodotto di accordi di cui non sanno assolutamente nulla. E’ verissimo che i partiti sono liberi, tanto liberi che possono anche parlare senza paura, perché nessuno può discriminarli per motivi politici: sarebbe anti-democratico e contrario allo spirito della Costituzione, che tanto ci illumina.

Sono queste regole del silenzio, condivise da tanti a Cremona, che non piacciono e che escludono i cittadini. Già si sta lavorando per le liste delle prossime elezioni senza dire chiaramente che cosa si vuole fare.

L’elettore infatti per votare liberamente ha il diritto di sapere che cosa vota, e quindi va informato. Se c’è un lato nascosto, dietro le quinte, dove succede qualcosa, si prendono decisioni che nessuno deve sapere, l’elettore non viene affatto aiutato a scegliere. Oltretutto all’elettore piace, almeno a taluni piace anche partecipare e dire la propria prima che i giochi siano fatti e conclusi e parta la campagna elettorale.

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