Credit: Bigelow Aerospace
Venerdì, 11 gennaio, la NASA ha ufficialmente firmato un accordo con la Bigelow Aerospace per agganciare il primo modulo privato alla Stazione Spaziale Internazionale.
La NASA pagherà 17,8 milioni di dollari per un nuovo laboratorio orbitante gonfiabile che verrà aggiunto alla configurazione attuale dell ISS.
"Questo accordo di partnership per l'utilizzo degli habitat gonfiabili rappresenta un passo in avanti nella tecnologia d'avanguardia che potrà permettere agli esseri umani di vivere nello spazio in modo sicuro e conveniente e annuncia un importante progresso nel settore commerciale spaziale degli Stati Uniti", ha detto Lori Garver, vice amministratore della NASA.
Il Bigelow Expandable Activity Module (BEAM) sarà probabilmente simile ai prototipi Genesis 1 e Genesis 2 che la società ha lanciato in orbita nel 2006 e nel 2007. Entrambi i moduli sono lunghi 14,4 metri e larghi 4,3 metri, con circa 406 metri cubi di volume pressurizzato.
I funzionari della NASA hanno annunciato che BEAM potrebbe essere in orbita in un paio d'anni, lanciato probabilmente con uno dei vettori privati della SpaceX dalla base della California o dalla Orbital Sciences Corp in Virginia.
Ma i sogni della Bigelow Aerospace non si fermano alla Stazione Spaziale Internazionale: l'agenzia vuole agganciare i suoi grandi moduli espandibili per creare stazioni spaziali orbitanti private, dove potrebbero arrivare ospiti in modi diversi, grazie a partnership con SpaceX e Boeing. Bigelow sta anche pensando ad un habitat sulla Luna con futuri sviluppi commerciali.
La Garver e il Fondatore e Presidente di Bigelow Aerospace, Robert Bigelow, discuteranno il programma Bigelow Expandable Activity Module in un evento per i media, mercoledì 16 gennaio 2013 alle 19:30 ora italiana dallo stabilimento Bigelow in North Las Vegas.