Siamo alla fine di questo 2012 e tante persone iniziano a fare un resoconto dell'anno appena trascorso.
Se è vero che l'usanza in alcune zone d'Italia è proprio di "buttare" le cose vecchie, è vero anche che, per chi vive accanto a chi accumula oggetti compulsivamente, il periodo natalizio è un momento difficile e critico.
Trascorrere più tempo in famiglia sembra per molti sottolineare l'entità del disagio e aumenta la frustrazione e il desiderio di cambiare le cose.
Ho ricevuto molti "SOS" in questi giorni e voglio tentare di dare una risposta a tutti coloro che commentano o inviano e-mail.
Tanti familiari chiedono come poter aiutare i propri cari che riempiono garage e stanze di casa di oggetti, nuovi e vecchi. Purtroppo è molto lungo e complesso il percorso di consapevolezza di un paziente che soffre di accumulo compulsivo, ma aiutare a ripulire o convincere a buttare gli oggetti è spesso solo un palliativo.
Per molte persone che vivono con la disposofobia le cose hanno un valore significativo ed essere costretti a separarsene, senza comprendere davvero cosa stiano vivendo ad un livello psicologico più profondo, avrà come conseguenza la perdita di fiducia nei propri cari e una recidiva a breve, del comportamento legato all'acquisto e all'accumulo di oggetti.
E' importante innanzitutto che coloro che iniziano a rendersi conto del disagio di un proprio congiunto, si rivolgano in prima persona ad uno psicologo per chiedere aiuto e aprire una finestra su questa problematica che in moltissime famiglie viene vissuta con vergogna e di cui nessuno ha il coraggio di parlare.
E' anche un modo per spronare il paziente ad una messa in discussione, che purtroppo non sarà scevra da conflitti e paura al cambiamento.
Ma è un primo passo.
Entro il prossimo mese uscirà il mio e-book gratuito sulla Disposofobia.
Se volete avere maggiori informazioni inviatemi una e-mail o tornate a visitare il mio blog!
In attesa.. qui potete leggere tutti gli articoli sulla Disposofobia.
Un caro saluto e buon anno :)