Acero campestre: caratteristiche generali.
L’acero campestre noto anche sotto il nome di acero oppio, è originario dell’Asia, dell’Africa settentrionale e dell’Europa. Durante i primi anni di vita quest’albero ha una crescita molto rapida la quale, rallenta con il passare degli anni. La struttura esterna dell’acero campestre è formata da un fusto tozzo e corto, con una corteccia tendente al grigio e, negli esemplari anziani, si possono notare delle rughe profonde. Le foglie di colore verde acceso, presentano una forma palmata e possono essere formate da 3 o 5 lobi. Durante la stagione primaverile si possono notare le prime infiorescenze: sono di colore verde, ermafrodite. I fiori, durante la stagione estiva sono sostituiti da dei frutti chiamati samare, i quali, contengono dei semi appiattiti e una leggera peluria, grazie alla quale, i semi possono essere trasportati dal vento nell’ambiente circostante. Fonte: www.uni-graz.at
Acero campestre: coltivazione e modellatura.

Acero campestre: modellatura e legatura.

Acero campestre : potatura.
La potatura è indispensabile per avere un acero campestre sempre in salute. Prima di tutto occorre recidere i rami secchi, danneggiati o infestati da parassiti nocivi per la pianta. Nella stagione primaverile si segano tutti i rami in modo tale da dare maggior spazio di crescita ai germogli. Secondo il livello di sviluppo dell’acero, la germogliazione prima o poi si deve interrompere. Occorre inoltre osservare se il tronco s’ispessisce ulteriormente e, in questo caso si pota su 2 o 3 coppie di foglie, partendo da una lunghezza di circa 20 centimetri. In seguito alla potatura, dopo circa 2 o 3 settimane, si potranno già notare i nuovi boccioli, proprio per questo il taglio si fa verso la fine di luglio. Se invece si vuole interrompere la crescita, basta praticare una pinzatura (raddoppia il fogliame della chioma ma i germogli secondari sono più piccoli) dei nuovi germogli. Fonte: www.i187.photobucket.com
Articoli Correlati

