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Fra le piante perenni, l’achillea millefolium è conosciuta fin dall’antichità. Le sue proprietà come erba medicinale risalgono alla preistoria, ma si trovano sue notizie anche in Cina, dove, 2000 anni prima di Cristo, era usata per pratiche divinatorie. Il medico greco Discoride, nel I secolo d.C., fu il primo a menzionare l’achillea millefolium come cura per le ferite sanguinanti. Nel Medioevo e fino al XIX secolo si continuò ad usarla per le sue proprietà cicatrizzanti. Plinio racconta che il suo nome deriva da Achille, l’eroe della mitologia greca; la leggenda narra che Telefo, figlio di Ercole, impedì ai greci che si recavano a combattere verso Troia, di passare sul suo territorio e Achille durante il combattimento lo ferì ad un’anca. L’oracolo di Delfi sentenziò che avrebbe potuto essere guarito solo dalla mano che lo aveva ferito: Telefo si recò così al campo greco, dove Achille ne curò la ferita con la punta della lancia cosparsa di achillea.
Le proprietà dell’achillea millefolium sono molteplici. E’ ricca di flavonoidi che danno sollievo agli spasmi e stimolano le pareti intestinali ed ha anche poteri anti-infiammatori, antibatterici e insetticidi. E’ da sempre molto usata per medicare le piaghe e le ferite, nonché per trattare gli eczemi e per curare la congiuntivite. Viene utilizzata soprattutto in infusione, ma con l'achillea millefolium si preparano anche decotti, oli essenziali, tinture madri o estratti fluidi. Bevuta come tisana, 3 volte al giorno dopo i pasti, facilita la digestione: occorrono 30 grammi di fiori secchi per 1 litro d’acqua. Grazie alle sue proprietà antispastiche è indicata anche per attenuare i dolori mestruali. Le sue foglie, masticate lentamente, provocano una leggera anestesia della bocca e del tubo digestivo e attenuano il mal di denti. Una foglia fresca di achillea millefolium applicata nelle narici arresta il sanguinamento nasale.

L’achillea millefolium è una panacea per molti mali ma, come tutte le piante medicinali, può avere delle controindicazioni in soggetti sensibili. Se si utilizza in estratto o in tintura madre è importante attenersi al bugiardino per quanto concerne la concentrazione, che può variare a seconda dei casi. Inoltre, il suo olio essenziale non deve essere cosparso direttamente su una piaga, ma conviene invece diluirlo in un olio vegetale e comunque non va applicato su una ferita aperta. L’uso dell’achillea millefolium è controindicato in caso di gravidanza e di allattamento ed è sconsigliato anche alle persone che seguono un trattamento con fluidificanti del sangue. Infine, il succo dell’achillea può creare delle reazioni infiammatorie su alcune epidermidi particolarmente delicate.

L’achillea millefolium appartiene al genere delle piante perenni ed è molto adatta per decorare un giardino. Esistono 85 specie di achillea, originarie delle zone temperate dell’Asia e dell’Europa. L’achillea è denominata "millefolium" perché le sue foglie particolarmente frastagliate formano come una nuvola di mille piccole foglioline. E’ una pianta particolarmente rustica: si adatta a molti tipi di suolo ed è resistente alla siccità, anche se per una cultura ideale il terreno deve essere leggero, non troppo asciutto e ben drenato. Ama l’esposizione solare diretta ma resiste anche a temperature di -15° centigradi. Particolarmente adatta ad ornare un giardino roccioso, come pianta di bordura. Di tanto in tanto va tagliata per rinforzarla e aiutarla a mantenere un ciuffo compatto. I suoi fiori essiccati possono essere utilizzati per comporre bouquet molto decorativi.
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