6 miliardi di persone hanno a disposizione acqua da alta qualità
Giovedì scorso si è celebrata la Giornata mondiale dell’Acqua, un appuntamento costellato da notizie incoraggianti ed altre meno, diffuse nell’ambito del VI Forum mondiale dell’Acqua a Marsiglia.
Ad oggi nel mondo 800 milioni di persone non hanno accesso all’acqua potabile. Il dato positivo riguarda gli Obiettivi del Millennio. Unicef e Oms hanno annunciato che per quanto riguarda l’accesso a riserve idriche sicure sono stati raggiunti. L’89% della popolazione mondiale, 6,1 miliardi di persone, ha a disposizione acqua dalla qualità sufficientemente alta da scongiurare malattie infettive e intossicazioni da contaminazione delle falde. Percentuale che nel 2015 dovrebbe attestarsi al 92%.
Il report dell’Oms e dell’UNICEF “Progress on drinking water and sanitation 2012″ ci racconta anche un’altra realtà meno rosea, sul fronte dell’accesso ai servizi sanitari. Entro il 2015 raggiungeranno appena il 67% della popolazione mentre gli Obiettivi del Millennio puntavano ad una percentuale più ambiziosa, il 75%.
Sembra impossibile pensare che ci sia scarsità idrica quando il nostro pianeta è ricoperto al 71% da oceani. Lo stesso se pensiamo alle alluvioni, vere bombe d’acqua che ci tormentano ogni anno con sempre maggiore intensità. In realtà ben il 97,5% delle risorse idriche della Terra è costituito da acqua salata. Gli impianti di desalinizzazione hanno un costo elevato. Così ci ritroviamo a dipendere per lavarci, cucinare, irrigare e soddisfare la nostra sete dall’acqua dolce dei fiumi e dei laghi, che conta per lo 0,3% dell’acqua dolce totale, da ghiacciai e nevi perenni (68,9%) e dalle falde acquifere sotterranee, che coprono il restante 29,9%.
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