La democrazia non conviene. Se i cittadini chiedono di cambiare sistema, le autorità come al solito si oppongono. Se tutelare il diritto umano alla vita e all’accesso all’acqua ha un prezzo per le aziende, siamo sicuri che le istituzioni proteggono in ogni modo la voglia di far soldi su soldi delle aziende. La democrazia viene uccisa così, un giorno da una bolletta, un altro giorno da un diritto negato, poi da un licenziamento senza giusta causa.
Questo è il comunicato del forum nazionale Acquabenecomune, pubblicato su sito
L’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas ha approvato il nuovo Metodo Tariffario Transitorio 2012-2013 per il Servizio idrico Integrato sancendo, nei fatti, la negazione dei Referendum del Giugno 2011, con cui 27 milioni di cittadini italiani si erano espressi per una gestione dell’acqua che fosse pubblica e fuori dalle logiche di mercato.
Già il Governo Berlusconi, solo due mesi dopo i referendum, aveva varato un decreto che, reintroducendo sostanzialmente la stessa norma abrogata, avrebbe portato alla privatizzazzione dei servizi pubblici locali. Tale decreto è stato poi dichiarato incostituzionale.