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acqua; debito

Creato il 14 settembre 2012 da Gaia

Domani puntata di Ator Ator sull’acqua: partendo dalla siccità di quest’anno faremo una panoramica sul ciclo e sull’utilizzo dell’acqua in regione, e sui problemi legati al consumo e all’inquinamento.

Intanto, per chi fosse rimasto confuso dallo scambio di commenti partito dal link postato da Antonio ieri – abbiamo iniziato a rimbalzarci cifre e dopo un po’ ci stavamo grattando la testa entrambi – vorrei riassumere così: il debito pubblico italiano ha subito un leggero calo (5 miliardi) a luglio dopo aver toccato il suo massimo storico a giugno. Il calo è dovuto, a quanto dicono le notizie pubblicate sui siti dei quotidiani, alle maggiori entrate tributarie.
I dati più recenti si trovano sul sito della Banca d’Italia: qui, il numero 47. Io non so se questo calo continuerà fino a ridurre significativamente il mostruoso debito del nostro paese (quasi duemila miliardi di euro). Dico solo due mie opinioni, basate sulle informazioni a cui ho accesso: uno, la politica dell’attuale governo fa pagare soprattutto alle categorie più deboli il costo di questo comunque misero calo, non prendendosi cura dei tanti disoccupati, tagliando i servizi, aumentando le tasse (Imu, benzina) ma rinunciando a una redistribuzione dei redditi, salvo l’unica cosa lodevole, la lotta all’evasione che pare sia vera e non una messinscena. Inoltre, continua a promuovere spese non necessarie come grossi investimenti militari o la tav.

Due, i giornali stanno deliberatamente occultando la realtà presentando le notizie in modo tale, e credo che il botta e riposta di ieri ne sia una prova, che il cittadino non si renda conto che il debito pubblico sotto questo governo sia aumentato, mediamente, di sessanta miliardi rispetto all’anno scorso (ho fatto i conti mese per mese). Il debito del luglio 2012, seppure in leggero calo rispetto al giugno 2012, è maggiore di cinquantacinque miliardi di euro rispetto a quello del luglio 2011. Questo nessuno degli articoli che io abbia letto ieri lo ha fatto capire, scegliendo invece dati parziali che gettavano una luce migliore sullo stato delle nostre finanze. Sarebbe invece da mettere il dato in prima pagina, e chiederne una spiegazione a Monti. Che poi può dire: datemi altro tempo – ma deve ammettere pubblicamente che finora ha fatto il contrario di quello che era stato messo lì per fare.


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