“acqua di un fiume in piena che travolge tutto”

Da La Dona

[on air:TOM JOBIM & ELIS REGINA - AGUAS DE MARÇO]

Molti anni fa qualcuno mi ha definita così. Spesso mi trovo a riflettere su questa frase; in poche parole una definizione che mi descrive alla perfezione, nel bene e nel male. Sono acqua.
Sono come l’acqua che può far rifiorire un prato in primavera.
Sono come l’acqua che scende da un rubinetto rotto quando chiedo ascolto.
Sono come l’acqua gelida di un torrente di montagna, impossibile restarci immersi per molto tempo.
Sono come l’acqua che rende triste le giornate di ottobre.
Sono come l’acqua di un oceano in tempesta, difficile navigarla senza il rischio di un naufragio.
Sono come l’acqua di un lago dolce ma il cui fondale provoca dolore a percorrerlo.
Sono come l’acqua che scende violenta durante un temporale estivo.
Sono come l’acqua di una palude che solo se bonificata potrà produrre.
Sono come l’acqua fresca che può dare ristoro.
Sono come l’acqua che lava un neonato e lo fa sentire a casa.
Sono come l’acqua del mare di cui non puoi scorgere il fondo.
Sono come l’acqua che sta andando esaurendosi.
Sono come l’acqua di un fiume in piena che travolge tutto lasciando solo distruzione e vittime.



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