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Acqua, in casa solo cinque taniche da 20 litri presi alla fontanella. E niente riscaldamento

Creato il 16 luglio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

La dignità e la povertà fatta persona abita a Borgo Loreto, nel quartiere popolare. In una casa Aler, dove l’Aem già due anni fa ha tagliato le utenze per morosità. La persona che preferisce non dire il proprio nome ha oltre cinquant’anni, gli abiti puliti e in ordine, un tono di voce serio e pacato. Lo ascolti e ti domandi che colpa possa avere: “Vado alla fonte Persico e riempio delle taniche d’acqua da venti litri. Ne ho cinque in casa”.
Dai rubinetti non esce più acqua, luce e gas non ci sono e nemmeno il teleriscaldamento.
“Uso due pile per la notte e mi copro con una coperta. Non so come farò quest’inverno. Due mesi fa ho chiesto ai servizi sociali del Comune, ho parlato con una psicologa, le ho lasciato il mio numero di telefono ma la telefonata non è mai arrivata”.
Due anni fa l’Aem tolse acqua, luce e gas dall’appartamento, il 14 febbraio di quest’anno anche il teleriscaldamento e l’acqua calda, dopo un’udienza in tribunale.
L’avvocato dell’Aem era come oggi Raffaele Gagliardi, in studio con Giovanni Gagliardi, presidente della commissione vigilanza del Comune che presto si riunirà per valutare la questione del teleriscaldamento collegato alle case popolari, una delle scelte più tragiche mai compiute a Cremona.
Ma è giusto togliere le utenze a un nullatenente per un debito di circa 2mila euro, da parte di un’azienda che chiude in utile?
Nullatenente e senza lavoro. Attorno ai 55 anni è difficile trovare occupazione: “Curriculum ne ho portati anche di persona negli uffici. Non mi assumono. Ho visto che hanno preso un rumeno, un giovane. Non so perché. L’ultimo posto di lavoro l’ho avuto due anni fa: ero stagionale. Dopo tre contratti a tempo però avrebbero dovuto assumermi definitivamente e non hanno voluto”.
Da allora niente da fare. L’aiuto viene dalla San Vincenzo, per i pasti e la doccia.
Ti domandi perché una persona che ha lavorato e vuole lavorare venga trattata così. Vedi belle case ristrutturate, fuori da Borgo Loreto, la sede di Lgh, altri lavori, i segni di altri investimenti, vedi persone che passano con abiti piuttosto costosi, e ti resta negli occhi lo sguardo interrogativo di quell’uomo che ha perso tutto, tranne la serietà e la dignità, e ti accorgi di essere circondato come da un circo infernale.


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