Appena mi sono trasferita in UK ho subito notato una cosa: tutti bevono acqua in bottiglia.
Ormai diciamocela la faccenda o moda del bere acqua imbottigliata, é una cosa che ha preso piede anche qui in Italia. A Roma l’acqua é molto calcarea, dramma per le casalinghe romane, che passano piú tempo con l’anticalcare in mano che a fare altro.
Ho sempre pensato che acqua piú calcarea non c’era, ma una volta andata a vivere a Londra mi sono dovuta ricredere. Nel mio primo tea, anzi il mio primo tea da sprovveduta ho trovato grossi pezzi di calcare che galleggiavano giallastri e felici nell’acqua bollente.
Alla visione di ció stavo per buttarlo, quando mi hanno fatto presente che qui a Londra é normale bere te con tocchi di calcare a guarnire il tutto. Non ci fanno caso, mescolano e ingoiano. Gli inglesi poi che sono fissati con il tea, hanno pure creato apposite selezioni e miscele che tengono bene il calcare, difatti alcuni brand come: Yorkshire Tea for Hard Water – cosí si dice aqua calcarea - hanno creato delle tipologie di tea ottime per le acque extra calcaree come quelle della capitale inglese. Ma non finisce qui, esistono in vendita anche shampoo, balsami e bagnoschiuma, ottimi per le acque dure ossia calcaree.
Difatti ai tempi della Regina Vittoria, i mercanti di tea creavano blend -miscele – adatti per quel tipo d’acqua di quell’aera/cittá dove vendevano.
Il bollitore dell’acqua amore di tutte le massaie inglesi ha sempre – all’interno – quella patina di due dita giallastra, il che ti costringe a lavarlo per raschiare via i tocchi di un bel giallo-ocra, oppure continuii a bere tea e caffé condito con calcare. Non vi sto neanche a dire, che é di assoluta necessitá dotarsi di uno spray detergente anticalcare.
Cosí anche io uso sempre acqua in bottiglia, e questo incide sul budget mensile, sí perché il mercato inglese é pieno di brand e di tipologie di acque. Si va dalla naturale a quella frizzante, per passare a quelle insaporite con succhi di frutta, quelle sportive piene di vitamine e antiossidanti, quelle depurative, quelle per la bellezza, quelle per tappare la fame, quelle che beve il VIP di turno, quelle che costano quanto un vino d’annata memorabile, e quelle cheap che sanno di tappo.
Il sindaco di Londra giá da tempo si é accorto che i suoi cittadini snobbano la sua acqua calcarea, preferendo quella in bottiglia, allora si é messo in affari imbottigliando l’acqua di Londra depurata da rivendere ai suoi cittadini … a piccoli prezzi.
Da anni é in atto una campagna, per far ritornare la tap water – ossia acqua di rubinetto – sulle tavole degli inglesi, l’iniziativa si chiama London On Tap Water.
Altri si fanno installare in casa un depuratore, cosí da tagliare i costi del consumo di acqua in bottiglia. Per il resto e soprattutto per chi ha voglia e soldi, potreste fare come Demi Moore che sembra si lavi i capelli solo con casse di acqua di …. nome.
Se volete peró fare i fighi c’é solo un acqua con cui farsi vedere in giro, anzi diciamo due: la francesina Evian – l’acqua delle modelle – e l’esotica e vulcanica Fiji Water – l’acqua delle star.
Sono stati aperti anche dei Water Bar, ossia veri e propri bar dove si va a sorseggiare dell’acqua, ma mica parliamo di acqua normale! A Londra non ne ho mai visto uno, mentre a Roma c’é l’Acqua Store che é dentro la galleria Centrale della stazione Termini. Qui si vendono oltre 100 etichette italiane e straniere di acque minerali e non, e c’é pure un touch screen in grado di calcolare l’idro-tipo di ciascun cliente. Qui trovate piú info e diverse cittá mondiali che ospitano questi water bar.
Qui signori e signore, parliamo di acque da gourment, acque che hanno pedegree, accque che hanno bouquet e sentori, proprio come i vini. Queste mode sono state importate dagli USA, che si sa, mille ne pensano e duemila ne fanno e poi importano. Ad esempio esiste a NY nell’East Village, Molecule il primo water bar che vende acqua su misura. Qui vendono acqua pura, no purissima e che si puó personalizzare a seconda delle proprie esigenze.
Si puó scegliere a che gusto la vuoi, se ci vuoi le vitamine, composti per rafforzare le unghie, fare la pelle piú bella, rinforzare i muscoli e cosí via … Il costo? Si aggira sui 2.50 dollari per … mezzo litro!
Incredibile direte voi, ma vi assicuro che di questi tempi crisi o non crisi c’é chi spende e spande pur di avre uno status symbol formato acqua da esibire, tanto per poter almeno dire come in un famoso slogan di una bibita gassata … io bevo fuori dal comune.
Infine quando in un pub o café, vi chiedono se volete un bicchiere d’acqua ricordatevi che la tap water, come qui in Italia non si paga, mentre un bicchiere di acqua in bottiglia possono farvelo pagare 50 cents. E se volete vedervi e bervi una bella selezione di acque da tutto il mondo, il consiglio é quello di andare da Whole Food Market, quello collocato su High Street Kensington offre una varietá enorme di bottiglie d’acqua, alcune con meravigliosi packaging o in edizione limitata. La mia preferita é quella fatta con l’acqua di iceberg.
Ah! Mi rimane una sola domanda, ma come mai quasi tutte le acque in UK – almeno quelle della grande distribuzione – provengono tutte da varie zone della Scozia? OK che la Scozia é bella verde, ma che c’hanno in Scotland, montagne, laghi e fiumi infiniti?!!
Sir Koala ringrazia e saluta.
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