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Acquedotto-Ternana al cardiopalma, decide tutto una Sanchez scatenata!
Creato il 05 novembre 2013 da ShefutsalCondividi su Facebook
La prima frazione di gioco fila via velocemente con la Ternana che pressa sin dal primo secondo di gioco ed assedia la metà campo alessandrina per i primi venti minuti. Ci pensa il bomber rossoverde Patri Jornet Sanchez, sempre lei, a firmare il suo primo gol dopo pochi minuti e a raddoppiare a due minuti dalla fine. Nel frattempo il portiere romano Angela Vecchione dà ampia dimostrazione di essere particolarmente ispirata, andando a smanacciare, deviare, respingere e murare ogni tentativo ospite. L’estremo ternano Chiara Salinetti dall’altra parte, si limita a guardare la partita che si svolge troppo lontano da lei, facendosi però trovare pronta in un paio di veloci ripartenze alessandrine.
Il primo tempo termina con un predominio rossoverde quasi assoluto che non lascia minimamente prevedere la girandola di emozioni che i secondi venti minuti di gioco regaleranno al numerosissimo pubblico accorso al Palalevante Gems di Roma. La partita cambia totalmente nella ripresa ed Acquedotto e Ternana danno vita ad altri venti minuti palpitanti ed intensi che lasciano senza fiato e senza voce tutti i presenti. Tutti con il cuore sospeso, con gli occhi incollati a quel rettangolo verde e ad un cronometro che sembra non rovesciarsi mai!
Si ritorna in campo dopo l’intervallo ed al primo affondo Claudia Alvino dimezza le distanze e riapre totalmente la gara mettendo a segno il gol improvviso ed inatteso del 2-1. L’Acquedotto gonfia il petto ed inizia a crederci sempre più mentre la Ternana appare frastornata, pagando forse la troppa sicurezza di aver già in tasca una partita aperta. E così sale in cattedra quel talento di Arianna Pomposelli che lotta e semina il panico in area rossoverde, fino ad infilare Salinetti con un docile pallonetto da dentro l’area, dopo aver anticipato Chicca Madonna. E’ 2-2 nel tripudio generale dei sostenitori romani. Un brutto colpo per la Ternana che ora non solo deve difendere il pareggio, ma evitare anche la beffa.
In campo però c’è una giocatrice con la maglia rossoverde numero 27 che quando si mette in testa una cosa non si rassegna tanto facilmente. E l’idea di Patri Jornet Sanchez domenica pomeriggio era solo una, ed aveva la forma di una sfavillante coppa con il nastro tricolore ad impreziosirne gli armonici lineamenti. Il nuovo regolamento della Coppa Italia permette quest’anno alle prime 5 squadre classificate di ogni raggruppamento (al termine del girone di andata) di qualificarsi per rincorrere il primo trofeo stagionale. L’Acquedotto era una rivale diretta della Ternana e prima del match aveva ben 5 punti in più rispetto alle ferelle. Uscire dal Palalevante senza i tre punti avrebbe avuto per tutte le ternane, l’amaro sapore del restarsene a casa i primi di marzo a vedere la Coppa Italia di calcio a 5 femminile in streaming, invece di essere protagoniste in campo. Forse sarà stato questo poco auspicabile quadretto casalingo, ad aver scatenato la furia di Patricia domenica pomeriggio, e così eccola prendere in mano le redini dell’incontro e scaraventare in rete con potenza e precisione, il tiro libero assegnato dagli arbitri nel secondo tempo. Ternana 3, Acquedotto 2. Mister Catania reagisce inserendo il portiere di movimento mentre anche la Ternana entra in bonus.
Nell’ultima manciata di minuti si susseguono tutte le possibili casistiche che il futsal possa offrire: Salinetti para un tiro libero a Pomposelli e poco dopo Amparo prende il cartellino giallo per una gomitata rifilata al talentuso numero due alessandrino e deve lasciare il campo per doppia ammonizione. Ternana che gioca gli ultimi minuti in inferiorità numerica con estrema determinazione e spirito di sacrificio a difesa dell’esiguo vantaggio. A 4 minuti dalla fine l’Acquedotto si guadagna un calcio di rigore, ma stavolta la dea bendata sorride alle ferelle e Rebe spara il pallone più importante della partita sulla traversa. Soffrono i tifosi, tremano le panchine, mentre in campo si respira un’attesa infinita: attesa del fischio finale per la Ternana, attesa di esplodere nella gioia del gol del pareggio per l’Acquedotto. Si ritorna a giocare in 5 contro 5 e Vecchione esce nuovamente per una compagna di movimento. Manca meno di un minuto ma la sensazione è che possa succedere di tutto.
Ci pensa ancora una volta la fuoriclasse spagnola Patri Sanchez a mettere la parola fine ad un match da cardiopalma, recuperando palla nella propria metà campo e catapultandosi verso la porta avversaria sguarnita come una pantera affamata che si getta sulla preda. Bruciando come una miccia impazzita lungo la linea laterale per poi piegare verso il centro, lasciando dietro di se le avversarie esauste ed incapaci di raggiungerla. Patri vola con la solita eleganza e la palla incollata al piede fino alla linea di porta prima di appoggiare dolcemente la sfera in rete ed andare ad inginocchiarsi sotto la tribuna dei suoi tifosi dove c’è anche mister Pierini e parte dello staff in totale delirio.
Poker personale di Patri Sanchez ed apoteosi per la Ternana che mai come domenica, ha fortemente voluto una vittoria importantissima per la qualificazione alla Coppa Italia. Una partita che le ternane meritavano di vincere per quanto hanno creato nei quaranta minuti, ma che sono riuscite a complicarsi terribilmente abbassando troppo il ritmo di gioco e dando all’Acquedotto la possibilità di rientrare in partita.
La squadra di mister Massimiliano Catania ha una Pomposelli di un’altra categoria, Alvino e Rebe sono ordinate e danno solidità e compattezza alla squadra. Ottima la prestazione del giovane portiere Vecchione, e soprattutto grande merito a tutte le alessandrine di non aver mai mollato e di essere sempre rimaste in partita costruendo anche l’opportunità di vincerla. L’Acquedotto incassa la seconda sconfitta della stagione ma resta quinto in classifica, confermandosi una delle più belle sorprese del girone B. Una matricola che ieri probabilmente ha pagato qualcosa in termini di esperienza non trovando quel pizzico di cinismo necessario per confezionare un’impresa solo sfiorata. Per la Ternana, stavolta, sarebbe stata davvero una beffa troppo grande!
di Letizia Costanzi
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